Effettivamente il vantaggio di internet è proprio questo. Certo non basta attaccare una spina, ma qualche vantaggio rispetto alle tradizionali piattaforme on demand tramite satellite c’è. O almeno credo. Perchè un annuncio come lo ha fatto il CEO di Netflix Reed Hastings al CES di Las Vegas lascia un attimo perplessi.
La sintesi: Ieri eravamo in in 60 stati, dal 6 gennaio ne abbiamo aggiunti 130. Fanno colpo nomi di Paesi come l’Antartide o il Burundi, mentre restano ancora fuori dai giochi Paesi come la Cina, la Corea del Nord o la Siria, ma qui è facile intuirne i motivi.
Certo tra questi la Cina è quello più appetibile e non è detto che presto l’azienda statunitense riesca presto a fare breccia tra le restrizioni del Paese di Bruce Lee. Magari mettendo a disposizione pure qualche film dell’attore. Cosa che non succede attualmente ad esempio nel catalogo italiano.
You can now watch Netflix in… South Korea, Afghanistan, Angola, Antarctica, Burkina Faso, Burundi, Benin…
— Netflix (@netflix) January 6, 2016
E già, la questione dei cataloghi rimane infatti sempre quella più spinosa. Cambierà ovviamente in ogni Paese, e come già successo in Italia, non è detto che la piattaforma riuscirà a trasmettere i suoi contenuti originali dove di questi sono già stati acquisiti i diritti. L’esempio più eclatante per noi è House of Cards.
Niente Bruce Lee dunque e purtroppo anche molto altro (avevo identificato diverse mancanze qui), voglio segnalare quella che per me è stata una grande notizia. Su Netflix Italia sono oggi disponibili sia Breaking Bad che il suo spin-off Better Call Saul. Di Breaking Bad ci sono tutte le 5 stagioni, e vorrei tanto essere nei panni di chi questa serie non l’ha vista e se la potrà gustare tutta d’un fiato. Bilanciate bene il respiro però perchè dà dipendenza. Meno male che sia arrivata su Netflix dopo le feste, se no era una strage.
Stesso effetto e consiglio per Better Call Saul, che come detto già altre volte è riuscita a mantenere tutto quanto di buono si era visto in Breaking Bad. Qui per fortuna siamo solo alla prima stagione. La seconda andrà in onda a partire dal 15 febbraio negli Usa, ma, altra notiziona, sarà disponibile sempre su Netflix il giorno dopo la messa in onda americana. Sinceramente tra tutte le notizie e le serie approdate o che approderanno nelle prossime settimane (vedi Shadowhunters), questa è quella che per ora più mi entusiasma.
Dunque se quest’anno pensavate di esagerare e fare la settimana bianca al Polo Sud, partite pure tranquilli. Magari date solo una sbirciatina al catalogo Netflix prima.
Perché non devi perderti Better Call Saul: http://bit.ly/1YXeRqK