Trovo davvero incredibile quanto sta avvenendo nel corso degli ultimi mesi per i possessori di un LG G2. Se da un lato è assolutamente comprensibile che per il produttore coreano lo smartphone non rappresenti più una priorità, considerando il fatto che è stato commercializzato più di due anni fa, ritengo non giustificabile la mancata evoluzione software per un modello che può contare ancora su un pubblico vastissimo.
Nella fattispecie non parlo del capriccio di qualche utente che desidererebbe la versione più recente di Android, bensì di un aggiornamento a mio parere “dovuto” al pubblico, considerando anche la grande fiducia riposta dagli utenti nel 2013 e nel 2014 verso LG con l’acquisto di un LG G2. Come avrete intuito mi riferisco al pacchetto software utile per mettersi alle spalle il pericolosissimo bug StageFright, da molti considerato come uno dei più pericolosi di sempre da quando l’OS di Google è in circolazione.
La situazione in Italia è chiara: a distanza di mesi dalle prime denunce, solo i possessori di un LG G2 marchiato Vodafone possono dirsi immuni dalla minaccia in questione. E per gli altri? L’approccio di LG Italia su Facebook è “comprensivo”, ma ancora una volta piuttosto vago, come dimostra un feedback rilasciato ad un utente proprio in queste ore:
“Ciao Francesco, non possiamo darti torto e ci auguriamo di poterti comunicare info ufficiali sull’argomento nel più breve tempo possibile. Buona giornata dal Team Social LG Italia”.
Insomma, credo che a breve finalmente ci sarà la giusta considerazione anche per gli altri possessori di un LG G2 qui in Italia, attraverso il rilascio di un upgrade fondamentale, ma le domande senza risposta restano ancora tanto. Al dì là delle priorità commerciali di ciascun produttore.
Non fornite informazioni inesatte. L’ultimo aggiornamento Vodafone per LGG2 NON protegge affatto da Stagefright 2.0. Provate con l”app ufficiale di Zimperium e ne avrete la prova.
Sì mi sono permesso io di chiedere lumi alla LG in quanto possessore di un G29oltre che del G3.
La loro risposta lascia intendere che ci sarà ma ahimè non sanno manco loro quando.