Dico no all’ #iostoconerri. Dal punto di vista umano sono contento per l’assoluzione dello scrittore. Mai io non accetto lo slogan #iostoconerri. La vicenda di Erri De Luca finito in tribunale per aver incitato a sabotare i cantieri della costruenda Alta Velocità in Val di Susa è estremamente delicata. Ritengo che i giudici abbiano inquadrato male la questione. Non contesto il diritto di aver opinioni diverse sulle grandi infrastrutture, ma #iostoconerri – l’hastag diventato immediatamente virale nel giorno dell’udienza – è lo slogan di un Italia incapace di decidere in modo efficace del proprio futuro e del proprio destino. In ogni caso la libertà di parola deve corrispondere anche al dovere della responsabilità: sabotare, non mi piace
Sabotare vuole dire creare difficoltà nell’esecuzione di un’opera pubblica decisa, progettata e realizzata nel rispetto delle leggi dello Stato. Certo c’è chi dissente ma al tempo stesso ci sono coloro, e sono la maggioranza, che questa opera ritengono utile. Chi urla #iostoconerri non sta difendendo il diritto alla libera manifestazione del pensiero e del dissenso. Chi urla #iostoconerri sta minando il principio della democrazia rappresentativa nella quale si discute, si ci divide ma si assumono anche delle decisioni ,che certamente non possono raccogliere consenso unanime, che vanno attuate. Chi perora #iostoconerri afferma il principio che una minoranza, usando la violenza anche senza far danno alle persone, può e deve intralciare un’opera pubblica decisa dalla maggioranza. Questo doveva esser l’oggetto della vicenda giudiziaria, altri filoni hanno ipotesi di reato ben più gravi, e non il diritto dovere di un intellettuale come Erri De Luca di far sentire la propria voce.
A furia di #iostoconerri , l’Italia discute, discute ma non decide ed opera mai rispetto alle questioni nevralgiche: energia, trasporti, risorse idriche, infrastrutture. #iostoconerri: e gli operai costretti a lavorare sotto scorta? #iostoconerri: e l’impiego enorme di forze dell’ordine per assicurare la sicurezza? #iostoconerri ed i costi aumentati dell’opera per i continui sabotaggi a costo della collettività? Lascio ad altri #iostoconerri io sto con i lavoratori della TAV convinto che lo stesso Erri De Luca, come tutti coloro che urlano #iostoconerri, non usino treni ad alta velocità? O no?
Per fortuna la giustizia ha detto altro…quindi la GIUSTIZIA STA CON ERRI DE LUCA…ma ovviamente è giusto che lei esprima la sua opinione…ed è fondamentale che lo possa fare assumendosene le responsabilità ma senza essere punito dalla legge
Libertà di parola mai disgiunta dalla responsabilità di parola
Caro Peppe, il Tribunale di Torino non ha sancito con sentenza che il TAV non si farà. Ha, invece, ribadito che un Poeta, uno Scrittore possa continuare liberamente ad esprimere il proprio pensiero, la propria opinione. Chi utilizza l’hashtag #iostoconerri lo ha fatto e lo farà ancora soprattutto per testimoniare a favore di questo diritto sancito dalla Costituzione.
Circa poi la realizzazione del TAV in Val di Susa, sono venticinque anni che gli abitanti di quella valle dicono ciò che i fatti stanno a dimostrare: l’inutilità di quell’opera e la dannosità di aprire il ventre di una montagna piena d’amianto.
Ma prima ed oltre il valore o meno di un’opera, oggi il Tribunale Italiano a Torino ha sancito, in nome del Popolo Italiano, anche il diritto alla tua libertà di parola contraria che, evidentemente, era a rischio.
Un caro saluto.