È stata una cerimonia informale, quella con cui Luciano Luciano Ligabue ha ritirato il Premio Speciale Pico per le sue iniziative a sostegno della ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma del 2012 che sconvolse l’Emilia.
All’epoca il rocker decise di impegnarsi in prima persona per raccogliere una parte dei fondi necessari a rimettere in sesto le strutture danneggiate nei tanti comuni colpiti dal terremoto, chiamando a raccolta amici e colleghi sul palco di Italia Loves Emilia.
Un mega-concerto a scopo benefico che ha riunito i più grandi nomi della musica italiana sul palco, allestito in quel Campovolo che lo ha rivisto di recente protagonista: il 22 settembre 2012, all’Aeroporto di Reggio Emilia con cui Ligabue ha un rapporto speciale, 13 artisti proposero ciascuno un mini-concerto, arricchito da duetti e performance speciali, per oltre 150mila spettatori paganti. Il ricavato dei biglietti è stato devoluto alla ricostruzione di diverse scuole danneggiate dal sisma, compresi i proventi del cofanetto live che ha raccolto le performance del concerto in 4 cd e 2 dvd, vincitore di un Wind Music Award come Concerto dell’anno.
© Alessio Pizzicannellawww.italialovesemilia.it
Posted by Italia Loves Emilia on Giovedì 7 febbraio 2013
Ligabue ha ritirato il Premio Pico, assegnato ogni anno a personalità che si distinguono nel mondo artistico, culturale, sociale, economico, giuridico, scientifico ed imprenditoriale, dalle mani dell’ex presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani proprio a Mirandola, comune epicentro del sisma: nessuna esibizione live, nessun momento di intrattenimento, semplicemente l’assegnazione di un riconoscimento per il lavoro svolto mettendo a servizio della cittadinanza la propria arte.
Dopo la cerimonia, Luciano Ligabue ha pubblicato una foto della premiazione e un pensiero sull’esperienza di Italia Loves Emilia, dimostrazione del ruolo fattivo che la musica può avere nella società.
La musica non può cambiare il mondo, da sola non ce la fa a ricostruire case nei paesi colpiti da un terremoto. Ogni canzone però produce un effetto diverso di persona in persona. Ecco, questo diventa interessante: può capitare che la musica cambi il mondo di ognuno. È proprio per questo motivo che se quella sera che era una sera piena di emozione, partecipazione e solidarietà, attraverso #ItaliaLovesEmilia, chi è stato colpito dal terremoto negli affetti, negli averi, nel proprio futuro, si è sentito meno solo grazie alla musica prodotta su quel palco, allora sì, credo proprio che la musica possa cambiare il mondo.