Questa è una notizia che non mi aspettavo e soprattutto mi rattrista. Serio. Perchè la mia passione per i robottoni l’ho sempre urlata ai quattro venti. Con orgoglio. E abituato a vederli soprattutto in versione manga e anime, Pacific Rim mi è sempre apparso come una sorta di rivincita e di speranza. E invece no. Niente da fare a tempo indeterminato. Pare proprio che il secondo capitolo del lungometraggio firmato da Guillermo del Toro non ci sarà.
E dire che l’ultima volta che ne avevamo accennato (esattamente qui) ci eravamo lasciati con più di una speranza. Sembrava fatta. E invece, improvvisa, la sospensione del tutto. Le motivazioni sembrano essere riconducibili alle relazioni non idilliache tra la Legendary, guidata da Thomas Tull e la Universal (che ricordiamolo ha chiuso il 2015 con un bilancio fortemente in attivo). Questo è uno dei motivi. Ma in realtà il sequel di Pacific Rim, fin dall’inizio non ha avuto storia facile: nonostante abbia incassato 411 milioni, è stato considerato come un film non proprio redditizio, a fronte dell’investimento notevole necessario per la sua realizzazione (il budget del primo capitolo è stato di 190 milioni). A dire il vero, o meglio, a dirla tutta, il mercato che ha salvato gli incassi per Guillermo del Toro è stato quello cinese, dove la Legendary Pictures ha investito notevolmente credendoci e registrando notevoli riscontri. Ma tutto ciò non è bastato.
La data fissata per l’uscita di Pacific Rim era agosto 2017. Ora non se ne fa più nulla: l’annuncio ufficiale parla di sospensione a tempo indeterminato. Poche speranze sembrerebbe. Attendiamo, in ogni caso. Io spero sempre nel potere dei robottoni: ci sono cresciuto, non possono abbandonarmi in questo modo crudele. E poi confido nel potere contrattuale di Guillermo Del Toro: lui ci ha creduto molto in questo progetto. Scommetto che non lo lascerà morire così miseramente. Sgrano il mio personalissimo rosario.