“Fino agli anni Novanta era molto più semplice riconoscere i terroristi, circoscriverne l’azione e isolarli o fermarli. Il terrorista del Terzo Millennio ha un volto inafferrabile, potrebbe celarsi nell’uomo che abbiamo al nostro fianco, che passeggia in mezzo alla strada davanti a noi”: lo scrittore statunitense rilascia alle telecamere di Optimagazine un’interessante intervista in occasione dell’uscita del suo nuovo libro, intitolato “Sentinella della morte”.
Il thriller militare di Sedge – ex-marine, giornalista, imprenditore e scrittore americano – svela i procedimenti adottati nella caccia ai terroristi seguendo passo dopo passo le tracce del protagonista del romanzo stesso, il terrorista americano George Haddan, ex-componente dei Delta Force.
Una riflessione sul terrorismo contemporaneo è inevitabile, nelle settimane in cui l’ISIS sferra i suoi attacchi più violenti a giornalisti, a luoghi d’arte e a intellettuali di ogni angolo del pianeta: ‘Sentinella della morte’ nasce dalla stretta collaborazione e dalla profonda amicizia tra Sedge e Joel Jacobs e dalle loro conoscenze sul terrorismo e sulle procedure militari, maturate durante il servizio nei Marines. Jacobs ha ricoperto per molti anni la qualifica di giornalista capo della Marina degli Stati Uniti vivendo a stretto contatto con i soldati e, in tale veste, partecipando a molte missioni militari ad alto rischio in tutto il mondo.
“Originariamente il libro venne presentato agli editori americani sul finire degli anni Novanta e doveva trasformarsi in una pellicola prodotta dalla Columbia Pictures; l’attacco alle Twin Towers di New York l’11 settembre 2001 ha bloccato la pubblicazione del libro e la nascita del film”.
“Death Watch” è il titolo della versione americana del libro di Sedge, già autore de “L’Oracolo” (2014), pubblicata negli USA lo scorso dicembre 2014. Tradotto da Sonia Dal Cason e pubblicato da CIESSE Edizioni per l’Italia, il romanzo è stato definito “uno dei migliori thriller degli ultimi anni” da C. Stuchl, critico letterario di NetGallery. “I personaggi sono ben sviluppati e l’intera trama è pianificata con cura. È così verosimile che potrebbe accadere oggi stesso” ha aggiunto Stuchl nella sua recensione.
Nel corso degli ultimi anni, Sedge ha avuto occasione di poter avvicinare alcuni dei più grandi scrittori e romanzieri americani: l’autore di “Sentinella della Morte” racconta ad Optimagazine il suo incontro con Stephen King, tra i suoi autori preferiti. “Ho capito, incontrandolo, cosa significa aver successo. Stephen King mi disse: ‘sei uno scrittore veramente famoso quando in una toilette pubblica, mentre sei seduto sulla tazza del gabinetto, ti si avvicina un fan – che ti ha scorto dalla porta semiaperta – e ti chiede un autografo. A me è successo e ho capito davvero cos’era la fama in quell’istante!”.