Come sicuramente già saprete, è iniziata ieri la 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ne avremo per qualche giorno. Ci saranno da riportare notizie più o meno serie, impressioni, gossip e cazzeggi vari. Cominciamo col dire che, fra le prime proiezioni di ieri, sicuramente c’è da annoverare la reazione piuttosto fredda che ha accolto il film di apertura: Everest di Baltasar Kormákur (l’ultima volta che ve ne abbiamo parlato è stato qui), non ha sicuramente entusiasmato e a qualcuno ha fatto rimpiangere l’ottima sensazione esplosa invece l’anno scorso, quando l’apertura fu dedicata all’eccellente Birdman.
Tuttavia un primo accenno di platea infervorata di entusiasmo c’è stato in serata: innescato quando è stato proiettato Beasts of No Nation lungometraggio dell’osannato 38enne Cary Fukunaga (di cui via abbiamo accennato qui), letteralmente esploso lo scorso anno, grazie alla prima stagione del televisivo True Detective da lui interamente diretta (lo stanno rimpiangendo in molti, visti i disastrosi risultati della seconda stagione da poco andata in onda). La performance del piccolo esordiente Abraham Attah, nel ruolo di Agu, bimbo soldato nell’Africa Occidentale, ha sicuramente lasciato il segno: un accento di orrore gettato prepotentemente sugli occhi quieti dell’occidente e oltre. In sintesi sono queste le principali emozioni, diametralmente opposte, suscitate nel pubblico assistente alle proiezioni di ieri.
Nella giornata di oggi il film più atteso è Spotlight, lungometraggio di Thomas McCarthy, incentrato su pedofilia e clero, presentato fuori concorso (ne abbiamo parlato qui). Ricordiamo che la giuria deputata a sentenziare su questa edizione è composta dal regista messicano Alfonso Cuarón (Presidente), dallo scrittore francese Emmanuel Carrère, dal regista turco Nuri Bilge Ceylan, dal regista polacco Pawel Pawlikowski, dal regista italiano Francesco Munzi, dal regista taiwanese Hou Hsiao-hsien, dall’attrice tedesca Diane Kruger, dalla regista e sceneggiatrice britannica Lynne Ramsay e dall’attrice e regista statunitense Elizabeth Banks. Se ne vedranno di belle. Ma anche di brutte. Se volete approfondire programma ufficiale, elenchi dei concorsi e quant’altro, potete cliccare qui alla pagina ufficiale della Manifestazione. Nel frattempo si prosegue.