Il caso Aurora Ramazzotti a X Factor 9 ha tenuto banco prima e dopo Ferragosto tra le chiacchiere da bar e da ombrellone, ma anche in rete e sui giornali. Perché tra una tragedia dell’immigrazione e una riforma della scuola, il tempo per incazzarsi di fronte a quella che sembra l’ennesima furbata all’italiana c’è sempre.
Stavolta a ragion veduta, perché l’approdo nel programma di punta di Sky di questa ragazzina (apparentemente) senza arte né parte, che – come ha scritto Selvaggia Lucarelli – non ha “neanche il fascino del nulla“, di comprensibile e condivisibile ha ben poco. Non si tratta solo di rivendicare una meritocrazia che, come sappiamo, in Italia latita da sempre in ben altri ambienti, figurarsi pretenderla in un contesto come quello televisivo. Piuttosto, di dare un senso ad una scelta che, come direbbe Vasco, un senso non ce l’ha. Se non quello di creare buzz intorno all’evento X Factor settimane prima del ritorno in tv (se quello è l’unico scopo, allora la produzione ha stravinto).
Aurora Ramazzotti sostituirà nientemeno che Alessandro Cattelan: al conduttore era affidata anche la striscia quotidiana, oltre al prime time, appuntamento che ora avrà come padrona di casa la diciottenne milanese. La stessa che da mesi rilascia interviste per dire che andrà a studiare a Londra e che non le interessa il mondo dello spettacolo, ma alla prima occasione ha conquistato un impiego che professionisti navigati sognano per tutta una vita. Fossero tutti così fortunati nella ricerca di un lavoro, non avremmo avuto bisogno del (peraltro inutile) Jobs Act.
Intendiamoci, la neodiplomata Aurora Ramazzotti avrà anche del talento naturale, ma finora nessuno ne ha avuto prova e di sicuro non lo ha affinato studiando, lavorando o facendo un minimo di gavetta nel settore.
Ovviamente alle critiche impietose apparse sui social ha risposto la difesa d’ufficio – francamente imbarazzante – di papà Eros, l’ex ragazzo “nato ai bordi di periferia” che sognava una “terra promessa” e oggi si limita ad osservare che “la vita va così” e a liquidare come invidiosi tutti quelli che esprimono critiche nei confronti di quest’occasione d’oro arrivata più o meno a sorpresa. Poi si sono fatti sentire i parenti Tomaso Trussardi, che ha scomodato perfino Nietzsche senza motivo alcuno, e nonna Ineke, pronta a scagliarsi contro la Lucarelli. Qualche timida difesa è arrivata dall’amico Lorenzo Fragola e Maria Sole Tognazzi, per il resto le perplessità su questa conduzione piovuta dal cielo restano tutte.
Alla vigilia di Ferragosto è intervenuta finalmente Sky nella persona di Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali della società: in un’intervista a Repubblica, il manager assicura che il talento c’è e si vede, che non c’è stata alcuna raccomandazione esplicita (come se ce ne fosse bisogno, con quel cognome, per avere una corsia preferenziale!) né contatti con la famiglia allargata Ramazzotti-Hunziker-Trussardi. E c’è stato perfino un provino, che però probabilmente nessuno ci farà vedere, nonostante la richiesta pubblica con tanto di hashtag #ProvinoRamazzotti lanciata da Davide Maggio.
Aurora ha l’x factor perché ha la stessa età dei concorrenti e la capacità di empatizzare. Abbiamo pensato che per raccontare bene la vita dei ragazzi nei loft devi passarci molto tempo: Aurora starà con loro. E’ una grande fan di X Factor, condivide le passioni dei ragazzi in gara, durante il provino ci ha raccontato di aver partecipato, due anni fa, ai casting. Abbiamo visto una serie di persone, ci ha colpito lei. Non ha grande esperienza, è vero, ma cercavamo uno sguardo spontaneo e originale. Non abbiamo parlato né con la madre, che tra l’altro lavora con un nostro competitor, né col padre. Il fatto che si chiami Ramazzotti vuol dire che è più conosciuta della signorina Pinco Pallo ma non è stata la cosa determinante. E’ fresca, disinvolta e sa rapportarsi con i coetanei, è una di loro. Distinguiamo quella che è la conduzione, affidata a Alessandro Cattelan, e il percorso dei talenti che devono saper cantare. Nella macchina televisiva una come Aurora Ramazzotti ci sta.
A voler essere benevoli, magari a settembre il talento di questa ragazza ci stupirà e forse mostrare il provino potrebbe dare credibilità alle motivazioni di Sky (sempre ammesso che sia stato così efficace come sembra). Nell’attesa, sarà pur vero che nessuno ha spinto per imporre la Ramazzotti nel programma, ma almeno non ci venissero a raccontare che a Sky non ha trovato porte spalancate.
un po’ di livore in questo articolo eh? Alla fine si parla del daily di Xfactor, secondo me questa va considerata gavetta. Chi ci avreste visto voi alla conduzione, uno sconosciuto?