Eccolo qua. Finalmente si mostra nella sua irriverenza, con il trailer già presentato a San Diego, Deadpool, ennesimo personaggio del variegato e interminabile universo Marvel. Così come promesso pochi giorni fa, le immagini che potete visionare in calce ci presentano questo nuovo super eroe che esordirà sul grande schermo e di cui si avverte una forte curiosità per una serie di motivi. Più che altro motivi che riguardano la caratterizzazione dello stesso personaggio: a suo modo insolito, sicuramente diverso dagli altri perché contraddistinto da un modo di essere e di agire sopra le righe, non molto accomodante nel linguaggio e nelle azioni che ne scaturiscono.
Insomma in poche parole è quello che potrebbe definirsi, per certi versi, un super eroe per adulti (non in senso pornografico ovviamente), che esce un po’ fuori dai cliché soliti a cui finora ci siamo abituati. Deadpool, d’altro canto, non è un caso se nasce originariamente come villain per poi passare dalla parte giusta col soprannome “il Mercenario Chiacchierone”. Wade Winston Wilson, in arte Deadpool, nasce infatti in seguito ad una sperimentazione che gli dona il fattore rigenerante di Wolverine: un’occasione offertagli dopo la che lo stesso Winston acquista consapevolezza di essere affetto da un cancro allo stadio terminale. È questa la genesi del super eroe che arriverà a dare del tu alla signora morte, che invoca ogni qual volta si ritrova sottoposto a tortura.
In questa pellicola diretta da Tim Miller troviamo nei panni del protagonista Ryan Reynolds. Non è la sua prima apparizione: si era già visto nel controverso e criticato X-Men le origini Wolverine. La sceneggiatura è stata scritta da Rhett Reese e Paul Wernick, (già autori di Benvenuti a Zombieland). Deadpool irrompe nelle sale il prossimo 12 febbraio 2016. C’è il trailer a seguire: è quello “rosso”, vale a dire sarebbe vietato ai minori. Se i vostri bimbi conoscono l’inglese, non lasciatelo visionare, altrimenti diciamo che, al di là di qualche scena violenta facilmente riscontrabile in tanti altri film, o in qualche reportage di TG, la visione può essere anche tollerata da molti. Abbattiamo i muri, almeno quando ci è consentito.