I fan dei Muse hanno lanciato una petizione per chiedere al Comune di Roma e agli organizzatori del concerto il rimborso integrale del biglietto e delle spese sostenute.
Lo scorso 18 luglio, all’Ippodromo delle Capannelle, i Muse hanno tenuto un concerto che si è rivelato “inacettabile”, o almeno così è stato definito da tutti coloro che hanno firmato la singolare petizione su Change.org.
I motivi sono spiegati nella descrizione e riguardano una pessima organizzazione:
“È inaccettabile che nella Capitale d’Italia vengano autorizzati eventi in cui viene lesa la libertà individuale, la sicurezza e il benessere fisico degli avventori. L’evento si è svolto all’insegna dell’illegalità, numerose norme di sicurezza sono state ignorate, a più riprese si sono verificate situazioni di pericolo per i presenti seguite da svenimenti e malesseri, il numero di partecipanti era decisamente superiore a quello che la location era in grado accogliere, l’organizzazione dei trasporti pubblici e della mobilità in generale è stata pessima, al punto che centinaia di persone sono rimaste segregate per ore all’interno delle proprie automobili o presso la stazione ferroviaria Capannelle, nel tentativo di abbandonare la location dell’evento. Si richiede pertanto un immediato rimborso di tutte le spese dimostrabili sostenute dagli avventori (biglietto, viaggio, alloggio), al fine di scongiurare l’inevitabile azione legale collettiva contro il Comune di Roma e gli organizzatori The Base srl”.
Tra i commenti si legge che per molti è stato difficile tornare a casa dopo il concerto, costretti ad andare a piedi per raggiungere il centro di Roma a causa dell’impossibilità di utilizzare i mezzi pubblici, inesistenti.
Inoltre, secondo gli ideatori della petizione, è stato venduto un numero di biglietti di gran lunga superiore al numero di posti che la location avrebbe potuto contenere e sono state ignorate le basilari regole per la sicurezza dei partecipanti.
La petizione ha raggiunto e superato in poche ore quota 500 firmatari.