La seconda edizione di Optima Erasmus è ufficialmente terminata con la vittoria, con più di 130000 voti, di Francesco Russo, 22 anni, studente di scienze politiche all’Università di Palermo che ha da poco terminato la sua avventura Optima Erasmus a Nijmegen, in Olanda. Ed è proprio con Francesco che concludiamo il nostro ciclo di interviste ai protagonisti di questa edizione.
Ciao Francesco, complimenti! I voti parlano chiaro, fin dall’inizio hai avuto un distacco altissimo rispetto agli altri ragazzi. Come ti spieghi il tuo successo?
Inizio confessandovi che il distacco si è limitato a quei 30 mila punti di differenza solo a seguito di una scelta diplomatica. Arrivati a metà percorso, la giuria iniziò a proporre bonus stratosferici nei contest, pur di riequilibrare la classifica, il che mi ha spinto a rallentare per evitare di creare un distacco esagerato che sarebbe stato poi vanificato. Dico “rallentare” perché era impossibile “fermare” completamente la classifica. La votazione era diventata VIRALE. Praticamente tutti i colleghi dei miei genitori ogni mattina si svegliavano col pensiero di votarmi. C’erano giorni in cui dimenticavo di caricare contenuti e mi arrivano mille sollecitazioni. In più, grazie ai precedenti viaggi all’estero e alle mie nuove amicizie in Erasmus, mi ero creato un network di amicizie internazionale (il logo Optima Erasmus ha fatto il giro del mondo partendo dalla Australia, passando per l’Africa e arrivando fino in America). Il lavoro più grosso, però, è stato fatto dai parenti (e qui includo il mio migliore amico Francesco Messeri, che considero fratello), poi dagli amici che hanno costantemente condiviso il mio operato quasi fosse il loro. Ma soprattutto da mia madre, Serena, che ha quasi abbandonato il suo lavoro e si è presa questo incarico per 5 mesi (ed è a lei che dedico questa vittoria).
Qual è stato il momento di quest’esperienza in Olanda che non dimenticherai mai?
E’ impossibile sceglierne uno adesso, ma se dovessi scegliere direi:
Girare un cortometraggio nella mia città, Nijmegen, ed Amsterdam. Mi sono sentito un VIP per 5 giorni!
Candidarmi come staff per il festival Holi Fusion ed essere stato preso senza l’aiuto di amicizie. In questa occasione ho avuto la possibilità di stare a stretto contatto con la realtà olandese e ho potuto notare diversi aspetti in cui loro sono avanti e diversi da noi italiani.
Vincere Optima Erasmus.
Nel video di Optima Erasmus che ti vede protagonista hai detto che l’Erasmus però non è tutto rose e fiori ma ti insegna tante cose. Che cosa hai imparato da quest’esperienza? Ti senti più maturato dopo questi mesi?
L’Erasmus ha i suoi pro e contro. Ho letto l’articolo di Panorama dell’anno scorso (qui il link) e ne condivido alcuni punti, ma allo stesso tempo li interpreto in una maniera diversa, ossia positiva. Molti ragazzi ad esempio partono in Erasmus perché hanno una scusa per uscire dalla pressione del proprio nucleo familiare. Cosi facendo, si dimostrano per quelli che sono realmente, provando nuove esperienze che nella loro città non possono fare per paura del gossip, cambiando gusti sessuali, apprendendo le tradizioni viziose del luogo, partecipando alle feste ogni sera. Vedere la gente comportarsi in maniera spontanea ed aperta, facendo ciò che li rende più felici, mi è stato utile per conoscere più a fondo la natura di certi individui e per scegliere quali persone frequentare e quali esempi eseguire. D’altronde ognuno vive l’Erasmus in maniera diversa.. Si è soliti pensare che in Erasmus non si studia chissacchè. E’ vero, ci sono destinazioni in cui passare le materie è veramente facile. Ma ce ne sono altre dove i professori sono veramente precisi e, se è il caso, ti bocciano (lo so, incredibile ma nella mia università succedeva spesso). Ciononostante l’Erasmus ti offre qualcosa in più del semplice studio: l’ESPERIENZA! Sapere affrontare gli ostacoli che ti si presentano durante le avventure che affronterai senza l’aiuto dell’amico o dei genitori, è un qualcosa che non imparerai mai dai libri o dai professori. L’Erasmus ti apre le porte della vita, quella al di fuori della nostra “confort zone”. Sta a noi saperci comportare. Ecco perché credo che sia una tappa obbligatoria, motivo per cui ho personalmente lasciato l’esercito pur di intraprendere questa avventura.
Quale consiglio daresti ai ragazzi in procinto di partire quest’anno per l’Erasmus?
Partecipate al progetto Optima Erasmus, è un’opportunità unica che vi darà tantissime soddisfazioni. Una volta partiti, non vi fermerete più e viaggerete molto: “la vita è come andare in bicicletta, per mantenere l’equilibrio devi muoverti”.
Complimenti e grazie a Francesco e a Mario, Alex, Andrea, Patricia, Federica, David e Gianfilippo. Optima Erasmus va in vacanza in attesa di ricominciare con la terza edizione, stay tuned!