Effettivamente, a ben rifletterci, la vita di Charles Darwin ha sicuramente potenzialità da sceneggiatura cinematografica. Non sorprende quindi più di tanto la trasposizione sul grande schermo che potrebbe nascerne. Se poi si aggiunge che il progetto sarà opera della Disney, si capisce che le probabilità che ne esca fuori un bel lavoro ci sono tutte. Sempre che non si “Disneyzzi” troppo il tutto. Ad evitare questo rischio però, dovrebbe esserci la garanzia della firma del premio Oscar Stephen Gaghan che sarebbe stato per l’appunto scelto come regista e, forse, anche come sceneggiatore.
Ora le ipotesi protenderebbero per descrivere un giovanissimo Darwin come una sorta di antesignano di Indiana Jones, il che, a ben pensarci non è che si discosti tanto dalla realtà. Charles Darwin infatti diede la famosa e fondamentale svolta alla sua vita, professionale e personale, quando si imbarcò sul brigantino Beagle a soli 22 anni. Inizialmente lui aveva rifiutata la proposta, per non interferire col parere negativo del padre. Successivamente però poi fu convinto ad accettare dallo zio Josiah Wedgwood, proprietario di una ben avviata fabbrica di ceramiche, presso il quale si era recato con lo scopo di rilassarsi dedicandosi alla caccia alla pernice. Strana coincidenza in realtà fu il fatto che (cosa che si venne a sapere in seguito), uno degli obiettivi principali di Fitzroy, il comandante della spedizione, era ciò che sarebbe stato fermamente opposto alle teorie rivoluzionarie di Darwin: il capitano era infatti intenzionato, in realtà, anche a trovare prove “scientifiche” degli avvenimenti descritti nella Bibbia, con particolare riferimento alla Genesi.
A tal proposito sarà interessante anche vedere come sarà descritto il rapporto dello scienziato nei confronti della religione: in realtà è molto più complesso e meno univoco di ciò che si crede. Darwin ebbe infatti considerazioni e riflessioni altalenanti in merito, ed egli stesso amò definirsi non ateo, bensì agnostico, sottolineandone in più di un’occasione la sottile e profonda differenza. Insomma per quanto possa essere affascinante portare la vita avventurosa di Charles Darwin sul grande schermo, altrettanto si può affermare che non sarà sicuramente semplice riportarne i pensieri più profondi e intimi. In fondo, lo diceva per primo egli stesso che: “…l’intera questione è troppo profonda per l’intelligenza umana. È come se un cane tentasse di speculare sulla mente di Newton…”