La settimana che va a chiudersi è stata indubbiamente caratterizzata da una lunga serie di indiscrezione a proposito di quelli che dovrebbero essere i punti di forza del nuovo iPhone 7, vale a dire il top di gamma che sarà concepito da Apple durante il 2016 e che dovrà rappresentare necessariamente un importante passo in avanti rispetto alle specifiche che saranno svelate a fine estate con la presentazione dell’iPhone 6S.
In particolare, in questi giorni si è parlato molto di una possibile apparizione per il device in programma in netto anticipo rispetto agli standard di Apple, con un appuntamento fissato già a marzo. Fondamentalmente, la tesi portata avanti da questa scuola di pensiero evidenzia la necessità per la mela morsicata di dare una pronta risposta ai produttori Android che andranno a presentare nuovi modelli di fascia alta in occasione del Mobile World Congress.
Tuttavia, ritengo altamente improbabile che si possa configurare uno scenario di questo tipo, se si pensa che Apple andrebbe in questo modo a condannare in modo definitivo l’iPhone 6S, il cui ciclo di vita dal punto di vista commerciale rischierebbe di durare appena sei mesi. Aggiungo inoltre che da più parti si parla di uno smartphone rivoluzionario e, di conseguenza, potrebbe essere necessario come non mai dare a Apple un margine di tempo pari ad un anno per assicurare alla propria utenza un modello in grado di rompere gli schemi del passato.
Premettendo che qualunque previsione relativa all’iPhone 7 in questo momento rischia di creare i giusti presupposti per una figuraccia, ma sulla sua data di uscita a mio parere non ci sono dubbi, con il classico evento previsto attorno ai primi di settembre. Voi che ne pensate?