Non ho che te è un brano coraggioso, perché almeno prova a parlare di qualcosa di diverso rispetto all’amore e declina i sentimenti da un punto di vista ben specifico: Ligabue ha provato a raccontare dal punto di vista di un operaio il dramma della perdita del posto di lavoro. Un lavoro “infame“, di quelli che ti logorano in fabbrica per una vita, ma pur sempre un lavoro. Poi l’inferno che ti si spalanca davanti quando “a un certo punto han chiuso l’ingresso principale e hanno detto: ‘avete perso il posto’“.
Il video di Non ho che te, nuovo singolo di Ligabue estratto dall’album live Giro del Mondo, racconta la storia di Dario, un operaio di una fonderia romana che si ritrova improvvisamente senza il lavoro, licenziato da un giorno all’altro come accaduto a milioni di lavoratori negli ultimi sette anni a causa della crisi economica più devastante da un secolo a questa parte.
La clip prova a mostrare le difficoltà di inventarsi una nuova vita dopo aver perso il proprio punto di riferimento, quel lavoro che ti identifica come persona anche nell’interazione con gli altri: un processo che innesca inevitabilmente, in chi vive questo dramma, un senso di solitudine ed inadeguatezza anche nel rapportarsi ai propri cari.
Per il videoclip di Non Ho Che Te Luciano Ligabue è tornato a collaborare con Cosimo Alemà: prodotto dalla 999 Films in collaborazione con Eventidigitali Films e girato tra la Fonderia Romana, la spiaggia dei ‘bilancioni’ di Fiumicino e alcune aree urbane di Roma, il video è girato come un corto d’autore di stampo neorealista, con protagonisti gli attori Patrizio La Bella e Maria Pia Calzone (star della serie tv Gomorra), con la partecipazione di Francesco Siciliano che interpreta il capo di Dario.
Un’ulteriore curiosità: il playback di Ligabue per il video è stato girato da Riccardo Guernieri durante l’incisione del brano presso lo Studio 606 di Los Angeles. Il rocker di Correggio ha inciso il brano proprio nella sala che ospita lo storico mixer dei Sound City Studios con cui sono nati i migliori album di Nirvana, Rage Against The Machine, Foo Fighters e molti altri.