Il Nexus 5 ha vestito i panni del primo rappresentante di Android Lollipop, pagandone spesso e volentieri lo scotto. Le cose potrebbero cambiare a partire da Android M, una release di sostanza, chiamata a tappare i buchi solcati proprio dalla precedente major-release.
Tante le novità di Android Lollipop che non piaciute, e su cui i vari produttori si sono visti costretti ad intervenire per vedere soddisfatti i propri clienti. La stessa Google, a quanto pare, deve essersene presto resa conto, compiendo un vero e proprio dietrofront sotto diversi punti di vista.
Che dire della cara vecchia modalità silenziosa, trasformata in Android M con il nome di ‘Solo sveglie’, ma comunque presente a tutti gli effetti (attivabile anche dal bilanciere del volume, proprio come avvenire prima fino ad Android KitKat).
Anche la funzione Priorità/Interruzioni, praticamente incomprensibile in Android Lollipop, è stata rimaneggiata, e resa un po’ più user-friendy (importante anche il cambio nome in ‘Non disturbare’, esattamente come fatto a suo tempo da Samsung).
Se avete avuto modo di testare la developer preview di Android M a bordo del vostro Nexus 5, vi sarete sicuramente accorti anche del ripristino dello sfondo scuro dell’interfaccia, che potrete alternare a piacimento con quello chiaro.
Di cruciale importanza in Android M anche le ottimizzazioni volte a migliorare i consumi, tra cui l’App Standby e Doze (di cui vi abbiamo parlato proprio ieri), migliorie decisamente più efficaci rispetto al vaporoso Project Volta, che ha promesso grandi cose senza poi mantenerle.
Nell’attesa del rilascio di successive developer preview, che potrebbero anche non tardare ad arrivare, annunciamo fin da ora che, con questi presupposti, Android M non avrà difficoltà a farsi apprezzare molto più di quanto non fatto da Android Lollipop. Non poteva esserci release migliore per chiudere in bellezza col Nexus 5.