Un abbraccio lunghissimo e caloroso ha caratterizzato l’incontro con il pubblico di Paolo Sorrentino al Modernissimo di Napoli. Il regista premio Oscar ha scelto di accompagnare le proiezioni del suo ultimo film “Youth – la giovinezza” solo nella sua città di origine. Un tributo ai suoi concittadini dettato dal forte legame instaurato con loro che per primi hanno creduto nelle sue potenzialità. Così, subito dopo aver presentato il film al Festival di Cannes 2015, Sorrentino ha incontrato tutti gli appassionati che ieri sera hanno assistito agli spettacoli dalle dieci in poi.
Prima aveva salutato il pubblico del Metropolitan e del Filangieri ma è stato nel cinema del centro storico dove si è trattenuto maggiormente chiacchierando con la giornalista de “Il Mattino”, Titti Marrone. Dinanzi ad una sala gremita, i biglietti sono finiti dopo poche ore dalla pubblicazione dell’evento su Facebook, ha raccontato come è nato “Youth”. A cominciare dai suoi compagni di viaggio in questo lavoro. Ha ricordato come sia più facile lavorare con delle eccellenze e ha ricordato un aneddoto riguardante Michael Caine.
Il pluripremiato attore protagonista della pellicola i primi giorni di riprese cronometrava il tempo che serviva a raggiungere il set dall’albergo dove alloggiava per evitare qualsiasi ritardo. Ha poi parlato della “Croisette” e del risultato che per questa volta non l’ha visto vincitore come in molti si aspettavano non solo in Italia. Dal suo punto di vista, partecipare ad una competizione con così tante anime nella giuria significa accettare qualsiasi tipo di verdetto perché le variabili sono tantissime.
Il film sta comunque ottenendo un successo di pubblico considerevole in tutto il mondo man mano che viene distribuito. Proprio sul rapporto con il pubblico ha poi menzionato quello napoletano con il quale c’è sempre un’alchimia particolare e a cui ha voluto dedicare un saluto incontrandolo ieri.