Alla TechWorld Conference che si è svolta ieri a Pechino, Lenovo ha presentato un innovativo progetto che potrebbe rivoluzionare il mondo degli smartwatch affrontando il problema della dimensione dei display: parliamo del Magic View.
Al momento si tratta solo di un concept che sfrutta ben 120 brevetti depositati e non è ancora stato realizzato, ma sembra un’idea davvero interessante.
Qual è generalmente la difficoltà maggiore che si ha quando si utilizza uno smartphone? Le dimensioni ridotte del display che, diciamo la verità, non sono poi comodissime.
Lenovo ha pensato di ovviare al problema introducendo un secondo schermo che sfrutta una tecnologia chiamata “Virtual Interactive Display”.
Come funziona? Questo secondo display dovrebbe essere posto tra quello principale e la cinghia e farebbe apparire un’immagine virtuale di ciò che vogliamo leggere o guardare. Una sorta di proiezione di un messaggio di testo, di una fotografia, di una mappa che ci interessa o addirittura anche di un video.
Questa immagine proiettata avrà dimensioni 20 volte superiori a quelle che normalmente sono tipiche del display di uno smartwatch. In questo modo si supererebbe la limitazione principale di questi dispositivi, rendendone più comodo l’utilizzo.
Il CTO DI Lenovo, Peter Hortensius, ha dichiarato che lo smartwatch che darà vita a questo nuovo concept sarà dotato del display touch più sottile al mondo. Inoltre, tra i materiali utilizzati ci sarà il silicone.
L’idea di Lenovo è quella di applicare questa tecnologia a tutti i prossimi prodotti realizzati dalla compagnia, come gli smartphone. Si vuole far in modo che l’esperienza di utilizzo degli utenti sia molto più simile a quella che vivono usando un pc, creando un secondo display virtuale, che sfrutterebbe una superficie piana per apparire. Così, la navigazione sui terminali mobili sarà meno limitante.
Per ora non si conoscono ancora i tempi di realizzazione del concept né se i dispositivi saranno venduti sotto il marchio Lenovo o Moto, considerato che la società cinese ha acquisito la quasi totalità della statunitense Motorola.