Il Parroco contro i naturisti nudisti a Camerota. Lo splendido borgo cilentano si prepara ad accogliere nel prossimo fine settimana i naturisti provenienti da tutta Italia, ma don Gianni Citro non nasconde le sue perplessità. “Togliersi le mutande non è cultura” ha replicato al Presidente dei naturisti Francesco De Gennaro che organizza il raduno.
I naturisti hanno in programma un fitto calendario di eventi e manifestazioni durante il raduno: convegni, spettacoli, giochi in spiaggia, tavolate. Non saranno sempre in costume adamitico ma per i naturisti il costume da bagno è un accessorio quasi inutile. In spiaggia, in acqua, tra le tende del campeggio i naturisti – uomini, donne, bambini – gironzolano come mamma li ha fatti. Senza veli e senza orpelli, così fanno i naturisti, per ritrovare un contatto armonico con la natura.
La vigilia è stata vivacizzata dalla garbata polemica naturisti-don Gianni Citro che pure è abituato ai riflettori della ribalta. Il suo festival canoro richiama migliaia di giovani tra musicisti e spettatori; e non sempre chi sale sul palco o assiste allo show è un esempio di morigeratezza per consumo di alcool, droga e linguaggio.
Ed allora perché scandalizzarsi tanto per i naturisti? Un turismo en plein air, quello naturista, che nel resto del mondo è organizzato, diffuso, molto praticato. E’ giusto che anche in Italia sia finalmente regolamentato in modo preciso individuando delle aree dove i naturisti possano restar nudi senza disturbare l’altrui sensibilità e senza esser a loro volta disturbati. Il Cilento è per me luogo di dolci amarcord. Da adolescente, con i compagni dell’età più bella, arrivavamo con il treno regionale a Palinuro per sbirciare le ragazzine del Club Med in topless. Quelle tettine al sole erano un paradiso erotico all’indimenticabile sapore di sale.
Personalmente trovo scomodo restar nudo sulla spiaggia perché detesto la sabbia a contatto con le pudenda, ma stando al largo non mi dispiace togliere il costume e nuotare in assoluto libertà. Ho anche frequentato SPA in Svizzera dove era obbligatorio restar nudi. Ho trovato imbarazzante e poco igienico sedersi promiscuamente nello stesso idromassaggio. Libertà, insomma, ma anche senso della misura senza voler imporre la propria nudità all’universo mondo. Al tempo stesso rispettando il senso del pudore di chi i naturisti non vuole vederli in giro nei suoi paraggi. Anche per evitare paragoni inevitabili e talvolta… imbarazzanti per maschietti e femminucce. Non tutti possono fare i naturisti.