Quattro persone uccise e sei ferite. Eppure Giulio Murolo responsabile della strage di Secondigliano potrebbe farla franca. Insieme alle indagini, sono partite anche le manovra della difesa dello stragista che ha fatto vivere ore di terrore al popolo quartiere napoletano di Secondigliano.
Una vera e propria mattanza quello consumata da Murolo, che ha sparato ai congiunti, ai vicini di casa ed anche ai passanti sulla strada di Secondigliano. Ha sparato con freddezza da esperto fuciliere con tanto di regolare licenza.
Temo però che il tentativo sarà quello di farlo passare per matto. In modo tale da considerare la strage di Secondigliano frutto della momentanea incapacità di non intendere e volere. Così scatterebbe la non punibilità e dunque l’uomo potrebbe invece della galera esser affidato a strutture di cura. Lo stragista di Secondigliano saranno dunque curato a spese dei cittadini, riceverebbe vitto ed alloggio gratis e magari fra qualche anno potrebbe anche godere di qualche permesso premio per favorirne il reinserimento sociale. Così, in meno di dieci anni, tornerebbe ad esser un cittadino libero – con tanto di scuse per il disturbo arrecatogli – e ricominciare a sparare per le strade di Secondigliano.
Vedrete che qualche giudice fantasioso e buonista, lontano dal mirino di Murolo a Secondigliano, troverà il modo di salvargli la pelle come succede per gli ubriaconi o i drogati che fanno strage con le proprie vetture d’indifesi passanti e qualche tempo dopo sono a piede libero.
Mi chiedo come sia possibile che lo stragista di Secondigliano detenesse regolarmente armi così pericolose? Mi chiedo come sia possibile che il killer spietato di Secondigliano potesse lavorare come infermiere al Cardarelli. Mi chiedo come sia possibile che la vita di ciascuno di noi sia così a repentaglio?
Vorrei che anche lui provasse il terrore sperimentato dalla gente di Secondigliano. Vorrei che anche lui diventasse un bersaglio. Vorrei che si facesse giustizia. Davvero.