Un’idea bizzarra, per certi versi oserei dire “provocatoria”, quella che giunge direttamente dagli Stati Uniti, precisamente dalla Cornell University, grazie alla quale è già partita la sperimentazione di strumenti alternativi all’anestesia per piccoli interventi di breve durata, con relativo coinvolgimento di fattori “social” come Whatsapp.
Stando ad uno studio condotto su 98 persone nelle ultime settimane, infatti, è emerso che quelli maggiormente distratti da fattori esterni, come film, utilizzo dello smartphone, se non addirittura Playstation, tendeva a concentrarsi meno sul dolore fisico e ad affrontare meglio l’intervento. Parliamo ovviamente di operazioni che non richiedevano l’anestesia come “conditio sine qua non”.
A pensarci bene, l’idea non è così malvagia se si pensa che l’anestesia per particolari soggetti con specifiche allergie può risultare addirittura mortale, anche se il dolore è un qualcosa di oggettivo che difficilmente può essere limitato con una bella chat di gruppo o con la persona che ci interessa.
In ogni caso, ritengo interessante evidenziare come il ruolo degli smartphone, e in particolare app del calibro di Whatsapp, vengano presi in considerazione in ambiti impensabili fino a qualche tempo fa, anche se forse la PlayStation e una partita tirata a FIFA 15 potrebbero dare vita a diversivi più efficaci (almeno per il sottoscritto) in un ambito tanto particolare.
Ora concentratevi e immaginate voi stessi, un domani, sotto i ferri a messaggiare del più o del meno su Whatsapp con i vostri amici come se vi trovaste al bar. Beato colui che riuscirà a distrarsi in questo modo e ad avvertire meno fastidio (se non addirittura meno dolore), attraverso l’utilizzo di Whatsapp e del proprio smartphone. E voi che ne pensate? L’idea dovrebbe essere attuata anche in Italia?