Le chiamate WhatsApp su Android sono ormai una realtà consolidata da diverse settimane: croce e delizia degli utenti, forse c’è una cosa che ancora non sappiamo sulla funzione VoIP dell’applicazione di messaggistica istantanea più diffusa al mondo.
Com’era facilmente ipotizzabile, esiste una cartella, soprannominata ‘WhatsApp Calls’, contenente le registrazioni in formato .wav di tutte le telefonate effettuate e ricevute. La procedura di registrazione avviene in automatico, non c’è bisogno tu faccia nulla per attivarla.
La relativa cartella sopra menzionata la si può raggiungere direttamente dall’archivio predefinito, o attraverso un file manager se credi, attraverso il percorso ‘WhatsApp>Media>WhatsApp Calls’, reperendo così in maniera piuttosto facile le registrazioni vocali di tutte le chiamate WhatsApp presenti nel database.
Per ciascuna telefonata vengono creati tre file audio di dimensioni relativamente piccole (si parla di pochi kb solitamente), che naturalmente cresce o diminuisce a seconda della durata della telefonata stessa. Il file più pulito è quello più grande, contraddistinto dall’estensione .processed (il nome presenta anche la data e l’ora in cui è partita la chiamata).
La qualità audio delle registrazioni è piuttosto accettabile: prima di poterle ascoltare servirà decomprimerle in quanto inizialmente compresse tramite estensione .gz. Com’è ovvio che sia, perché la tua privacy non venga lesa, ti invitiamo a prestare sempre molta attenzione al contenuto della cartella relativa alle chiamate WhatsApp: se finisse in mani sbagliate sarebbero dolori.