Oggi parliamo di Google Play Store e Apple App Store, i due market nati nel lontano 2008 e diventati colossi seguendo percorsi completamente diversi. Il secondo ha conosciuto il grande boom nei suoi primi anni di vita, raggiungendo quota 100 milioni di download effettuati nel primo trimestre (le applicazioni disponibili erano circa 3 mila), per poi toccare la cifra di 10 miliardi nel 2011 con 350 mila soluzioni software.
Il Play Store, invece, ad un anno di vita risultava ancora bloccato a 2300 applicazioni, crescendo progressivamente nel periodo successivo, fino a quasi eguagliare nel 2011 il numero di download dell’Apple App Store.
È stato nel 2014 che il market android è riuscito addirittura a superare il corrispettivo della mela morsicata in termini di applicazioni disponibili. Stando alle informazioni statistiche fornire dal Wall Street Journal, nel Q1 2015 appena trascorso, il Play Store ha battuto l’Apple App Store relativamente al numero delle applicazioni scaricate di una percentuale pari al 70 %, grazie soprattutto all’apporto di territori emergenti, quali Indonesia, Messico, Turchia e Brasile. Tuttavia, lo store della Apple continua ad essere il più redditizio per gli sviluppatori.
A prescindere dai numeri, che in alcuni casi lasciano il tempo che trovano, a questo punto è d’obbligo porsi una sola domanda: il numero delle applicazioni disponibili al download è decisamente aumentato, ma quanto ci hanno guadagnato gli utenti qualitativamente parlando? Poco o nulla, te lo assicuriamo. Tu come la vedi?