Il mondo della musica è in fermento per Tidal, la nuova scommessa di Jay Z: il magnate di Roc Nation lancia un nuovo servizio di musica in streaming destinato a far vacillare il primato di Spotify e a terrorizzare gli altri concorrenti.
Dopo aver ottenuto l’appoggio di decine di artisti del calibro di Madonna, Rihanna, Coldplay, Alicia Keys, Kanye West, Daft Punk e naturalmente della moglie Beyoncé, Jay Z ha ufficialmente presentato il progetto in una conferenza stampa a New York.
Nella giornata di lunedì 30 marzo, mentre i profili social delle star si vestivano di blu e appariva online lo spot ufficiale di Tidal con decine di artisti protagonisti, Mr. Carter si preparava ufficialmente al debutto in rete della sua nuova creatura.
Jay Z ha esposto i suoi piani per Tidal, un servizio in abbonamento per l’ascolto della musica in streaming che ha recentemente acquistato per 56 milioni di dollari rilevando una società di tecnologia svedese. Di fronte alla concorrenza di Spotify, Google e altre società come Apple, Tidal verrà confezionato come un prodotto che offre contenuti audio e video esclusivi in alta qualità.
Ma l’aspetto davvero innovativo della strategia commerciale di Jay Z è il coinvolgimento degli artisti: la maggioranza della società sarà di proprietà di coloro che aderiranno al progetto mettendo a disposizione i loro cataloghi musicali sulla piattaforma. Una mossa audace e lungimirante, che potrebbe recare enormi benefici finanziari agli artisti coinvolti, spingendoli a fornire in esclusiva i diritti per la loro musica a Tidal.
Si tratta anche di una scelta fortemente simbolica in un business in cui i musicisti hanno raramente avuto il controllo diretto sulla fruizione della loro musica, soprattutto da quando il consumo in streaming si è diffuso a macchia d’olio diventando la più fonte di reddito dalla più rapida crescita del settore ma ha anche attirato molte critiche per il suo modello economico.
Le principali case discografiche, ma anche singoli artisti, hanno apertamente sfidato il cosiddetto modello “freemium” sostenuto da Spotify, che offre l’accesso gratuito alla musica come un modo per attirare potenziali clienti per abbonamenti paganti. Valga per tutti l’esempio di Taylor Swift, che lo scorso anno ha ritirato i suoi brani da Spotify sostenendo che la musica diffusa praticamente gratis svilisce il lavoro degli artisti.
Come riporta il New York Times, Tidal è stato presentato in una breve ma altamente spettacolare conferenza stampa a Manhattan, con Jay Z affiancato da una dozzina di musicisti identificati come proprietari del servizio. Rihanna, Kanye West, Madonna, Nicki Minaj, Jack White, Alicia Keys, la cantante country Jason Aldean, il duo francese Daft Punk, gli Arcade Fire, e Beyoncé: tutti accanto al re dell’R&B mondiale per il lancio del nuovo servizio.
Gli artisti hanno firmato una dichiarazione d’intenti in cui si esprime il desiderio dei musicisti “di cambiare per sempre il corso della storia della musica“. Ma in cosa consiste davvero Tidal? La piattaforma disponibile sul web e attraverso l’apposita applicazione contiene milioni di canzoni e migliaia di video in alta definizione disponibili in 31 paesi, ma non avrà la versione gratuita come Spotify. Al contrario, prevede due livelli di abbonamento definiti in base alla qualità audio scelta: 10 dollari al mese per un formato compresso (standard) e 20 dollari al mese per lo stream in alta qualità.
In questo modo Jay Z fa un passo avanti verso la legittimazione richiesta da artisti e case discografiche, come ha spiegato ai giornalisti. Nel descrivere il servizio, il produttore ha enfatizzato la questione del fair play nei riguardi dei musicisti, definendo l’attuale sistema “criminale“.
La sfida è quella di portare tutti a rispettare di nuovo la musica, a riconoscere il suo valore. L’acqua è gratis. La musica costa, ma nessuno vuole pagare per la musica. Puoi bere acqua libera dal rubinetto e questa è una bella cosa. Ma se si desidera ascoltare la canzone preferita, allora si sostenga l’artista.
Da artista superstar e produttore tra i più influenti al mondo attraverso la sua società Roc Nation, Jay Z sfida colossi come Spotify, che ha 60 milioni di utenti in tutto il mondo (15 milioni dei quali paganti), ed Apple, che dovrebbe introdurre un servizio in abbonamento entro quest’anno. Senza contare che il mercato dello streaming musicale nella sua accezione più ampia include anche YouTube.
Si dice che il marito di Beyoncé abbia corteggiato gli artisti in maniera aggressiva per spingerli a aderire a Tidal con contenuti speciali o limitati periodi di disponibilità esclusiva. A giudicare dalle prime adesioni, il pressing è riuscito.
Ecco alcune foto dalla conferenza stampa apparse su Instagram e la clip che fa da promo a Tidal, con decine di artisti riuniti per un incontro che si ritiene abbia avuto luogo a Pasadena, California, poco prima dei Grammy Awards 2015.