Diciamoci la verità: il comune denominatore di Mad Max: Fury Road non è che poi certe volte sia molto distante dal nostro quotidiano. Quello presente intendo, per quello futuro si spera in meglio. È la follia questo comune denominatore che fa da collante narrativo e viene fuori dalle azioni violente, spettacolari. È una follia che si stampa soprattutto sul sorriso beffardo e, per l’appunto folle, della maggior parte dei protagonisti. Sembra addirittura quasi contagiosa. Sarà lo stress.
George Miller è tornato quindi a scrivere questo quarto capitolo della saga Mad Max/Il Guerriero della Strada, inaugurata nel lontano 1979 con un Mel Gibson che collaudava appieno in quegli anni la sua arma vincente: il suo sguardo allucinato. La trama vede un’umanità, contagiata da una sorta di dilagante follia per l’appunto, impegnata in scontri violentissimi e senza fine, in un’ambientazione coerentemente tutta sabbia e motori. È uno scenario post apocalittico che potrebbe sembrare abusato oggi, ma che quando esordì con il suo primo episodio, ha in un certo senso fatto scuola (lo abbiamo detto anche qui). Nei panni di Max Rockatansky, che furono di Mel Gibson, c’è ora Tom Hardy, e nonostante i cambi fanno sempre un po’ male questo ne fa un po’ meno. Max è sempre un guerriero solitario che dopo la morte della sua famiglia anela ad un suo personale senso della vita, non facile da trovare, visto che la maggior parte del pianeta è pervasa da folli conflitti. A Max si affianca Furiosa (interpretata da Charlize Theron), anch’ella guerriera risoluta e determinata ad attraversare il deserto per tornare alla sua terra.
Il cast si completa con Zöe Kravitz, Adelaide Clemens Nicholas Hoult, e Rosie Huntington-Whiteley. George Miller, oltre la sceneggiatura, ha curato anche la co-produzione. Mad Max: Fury Road ripiomba nel nostro immaginario giusto dopo 30 anni dall’ultimo episodio della trilogia (Mad Max – Oltre la sfera del tuono del 1985). Il film sarà proiettato nei cinema statunitensi a partire dal 15 maggio 2015, a seguire un nuovo trailer in italiano.