L’attesa per riuscire finalmente a vedere una versione funzionante di Project Ara è davvero alta ed in molti sperano che possa esserne presentata una al prossimo Mobile World Congress di Barcellona. Nel frattempo, tra i produttori più attivi nel progetto c’è Toshiba, che può soddisfare in parte le nostre curiosità mostrandoci i primi moduli pensati per la fotocamera.
Innanzitutto, ricordiamo che Project Ara è l’ambiziosa iniziativa di Google che aprirà nuove frontiere nel campo degli smartphone. Lo scopo è quello di permettere agli utenti di costruirsi da sé il dispositivo ideale proponendo lo smartphone modulare, cioè formato da componenti intercambiabili, i cosiddetti moduli. Ognuno potrà così, all’occorrenza e a piacimento, sostituire il display, la batteria, il processore, la RAM, insomma tutti i componenti hardware disponibili. Fotocamera compresa.
Ed è qui che entra in gioco Toshiba in queste ore. La società giapponese ha svelato le anteprime dei propri moduli dedicati a Project Ara per il comparto fotografico, che sono però ancora in fase di sviluppo. Al momento, i sensori annunciati sono tre, ma il produttore asiatico è ancora al lavoro per la produzione di nuovi moduli da presentare in futuro, pensati anche per le altre funzionalità di uno smartphone, come la memoria o l’NFC.
Grazie ad un video e ad alcune foto diffuse dall’azienda, possiamo ammirare il design e le prime caratteristiche dei tre nuovi sensori: uno da 2MP dedicato alla fotocamera frontale e due per la fotocamera posteriore, rispettivamente da 5MP e da 13MP. Saranno tutti sensori CMOS, ma per ora si tratta solo di concept perché Toshiba completerà lo sviluppo di questi ed altri componenti entro il 2016, arrivando a conclusione di quelle che saranno tre fasi di lavoro. La prima è quella attuale, con la definizione delle funzionalità base, la seconda vedrà l’integrazione di altre funzionalità come la memoria dedicata, l’NFC e la funzione di trasferimento “Transfer Jet”, mentre nell’ultima sarà creato un modulo unico con tutte le funzionalità complete.
Non resta che attendere ancora per conoscere nuovi moduli e poter addirittura mettere le mani su un modello completo di Project Ara. I più fortunati saranno sicuramente gli abitanti di Porto Rico, perché proprio lì sarà ufficialmente lanciato il progetto pilota nelle prossime settimane.