Capita di sovente che sceneggiatori e scrittori non debbano fare grandi sforzi per mettere giù storie suscettibili di diventare buoni racconti, degne sceneggiature o semplicemente articoli in grado di catturare l’attenzione di un pubblico. E questo capita perché, non è una frase fatta, ma la realtà supera di gran lunga la potenziale fantasia che spesso si rincorre. Come in questo caso.
Army of One sarà il nuovo film diretto da Larry Charles il regista dei dissacranti Borat e Bruno, due pellicole a dir poco micidiali, che hanno incoronato Sacha Baron Cohen come attore e personaggio cardine dell’irriverenza fatta carne. Army of One probabilmente avrà nel ruolo di protagonista Nicolas Cage. Protagonista appunto. E qui si torna al preambolo. Qui cioè entra in gioco la famosa “realtà che supera la fantasia”. Perché lo script sarà più o meno basato sulla storia vera di: Gary Brooks Faulkner, un operaio edile del Colorado armato di una grande missione (o ossessione se preferite…): catturare e uccidere Osama Bin Laden. Faulkner era partito dall’aeroporto di Denver (Colorado, Stati Uniti) quando fu arrestato dalle forze dell’ordine nei pressi del villaggio di Sheikhanandeh, in un bosco a nord-ovest del Pakistan (doeve si era recato più volte) mentre era intento ad attraversare il confine con l’Afghanistan nella provincia del Nuristan. Era in compagnia di una spada lunga quasi un metro, un coltello, un paio di manette, una pistola, alcuni passaggi della Bibbia, dell’hashish e un paio di occhiali per la visione notturna. Il carpentiere di 52 anni, con una grave insufficienza renale che lo costringeva di sovente a dialisi, si arrese suo malgrado. Tutto ciò ovviamente prima del 1° maggio del 2011, quando il leader di al-Qaeda fu ucciso.
E tutto questo diverrà un film che vedrà probabilmente Nicolas Cage (sicuramente uno degli attori dalla carriera fra le più “oscillanti” di Hollywood) calarsi nei panni di Faulkner. Lo script (sul quale, poco o altro credo possa aggiungersi…) sarà a cura di Rajiv Joseph e Scott Rothman, per una pellicola dall’impronta satirica e lo stile da finto documentario. Cosa ne verrà fuori? Staremo a vedere. Con la speranza che il nipote di Francis Ford Coppola sappia miscelare la giusta dose di comicità surreale e dignità, per rendere omaggio ad una persona che, pur coprendosi di ridicolo agli occhi del mondo, merita comunque rispetto. Non fosse altro che per la sua imbarazzante “ingenuità”. Se siete curiosi, di seguito potete vedere il vero Faulkner ospite del famosissimo David Letterman.