Spuntano come funghi le notizie relative ad iPhone 7, o iPhone 6S che dir si voglia (ancora non sappiamo quale nomenclatura adotterà Apple per il suo prossimo melafonino). Solo ieri ti avevamo parlato del possibile salto per quel che riguarda la fotocamera posteriore, presumibilmente contraddistinta dalla tecnologia dual lens con zoom ottico, per immagini molto più luminose, e quindi dettagliate.
Oggi, invece, ti parliamo di un altro significativo passo avanti, che consiste nel portare a 2 GB la quantità di memoria volatile. Trattasi, per l’occasione, dell’innesto di una ben più performante RAM LPDDR4, maggiormente veloce e meno esosa dal punto di vista energetico della LPDDR3 RAM (1 GB) che equipaggia gli attuali iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Si occuperanno della fornitura dei nuovi modulo Samsung, Hynix e Micron-Elpida.
Tra le altre novità evidenziate nei giorni scorsi a completamento del discorso hardware, anche l’innesto del processore A9, che aiuterà ad abbattere ulteriormente i consumi, e l’integrazione della speciale tecnologia ‘Force Touch’ per lo schermo di iPhone 7 o iPhone 6S, che, sulla falsariga di quanto succede a bordo di Apple Watch, consentirà al display di distinguere l’intensità con cui viene esercitata la pressione, associando a ciascuna una specifica funzione.
A questo punto, però, spunta naturale una domanda: la caratteristica implica l’adozione di un display OLED di tipo flessibile, arricchito con alcuni elettrodi in grado, per l’appunto, di riconoscere l’intensità di pressione. Un ulteriore spunto di riflessione questo per iPhone 7 o iPhone 6S, non trovi anche tu?