Nel corso delle ultime ore si parla tantissimo del possibile blocco di Whatsapp, almeno per quanto riguarda il Regno Unito, nel caso in cui non dovessero essere date le garanzie per accedere a determinate conversazioni in nome della sicurezza nazionale. Questo almeno in caso di vittoria di Cameron in occasione delle prossime elezioni.
Sempre ieri vi ho anticipato che, sulla scia degli ultimi tragici eventi di Parigi, anche la Francia e l’Italia stanno pensando a forme di censura, o comunque ad un incremento delle misure di sicurezza che per forza di cose finirebbero col mettere in discussione la privacy delle tante persone che utilizzano la popolare applicazione Android e iOS.
A distanza di un giorno a fare chiarezza è stato il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Anch’io su Radio 1:
“Quando si parla di ‘violare’ WhatsApp, si interviene in una sfera molto privata sui diritti alla riservatezza e quindi bisogna agire con grande prudenza e equilibrio, garantendo un punto di bilanciamento tra il diritto alla riservatezza e il diritto e il bisogno alla sicurezza. La nostra idea è che chiunque ha paura non è libero quindi combattere contro la paura e il terrore significa combattere per la libertà”.
La mia interpretazione? Credo che l’Italia stia valutando ogni possibilità, ben consapevole dei tempi tecnici necessari per implementare qualunque tipo di contromisura, ma allo stesso tempo dubito fortemente che l’approccio sarà così drastico come quello che potrebbe essere adottato dal Regno Unito in caso di successo di Cameron.
L’auspicio del sottoscritto, come vi ho riferito ieri, è che non si passi da un eccesso all’altro, con un danno non da poco per la privacy di ognuno di noi nell’utilizzare Whatsapp su Android o iOS.