Qui la posta in ballo è alta. Come di solito accade quando c’è il remake di un cult in ballo. E si perché 1997: fuga da New York ha segnato sicuramente uno stile, anche se non in maniera innovativa: è riuscito a ritagliarsi il giusto spazio nel circoscritto ambito, o meglio, in quella sorta di club d’elite dove sono ammessi capolavori o presunti tali. Film che per tutta una serie di motivazioni appartengono appunto alla memoria collettiva dei cinefili incalliti e non.
Del reboot di questa pellicola se ne parla già da un po’, ma la novità di spessore è che, da come riferisce una fonte attendibile del settore (Deadline) l’asta per i diritti del film dovrebbe essere stata vinta dalla 20Th Century Fox e, notizia ancor più fondamentale, John Carpenter, all’epoca regista del film, pare che prenderà parte al progetto in veste di produttore esecutivo.
Ma al momento rimane comunque, ancora da risolvere anche un’altra incognita; forse la più grossa: a chi affidare la parte di Jena Plissken che fu all’epoca di Kurt Russell? Certo problema di non poco conto, visto che proprio il ruolo dell’attore all’epoca contribuì come icona a decretarne parte del successo. Nel corso degli anni le ipotesi a riguardo si sono succedute: il primo candidato, proposto da Len Wiseman, è stato tempo addietro Gerard Butler. Successivamente la New Line Cinema, suggerì Breck Eisner. L’ultima ipotesi è stata quella di due anni fa quando cominciò a circolare il nome di Joel Silver con la collaborazione di StudioCanal.
Insomma, nonostante queste novità recenti, del remake di 1997: fuga da New York rimangono ancora nodi fondamentali da sciogliere, come ad esempio anche chi sarà il regista. Che poi, come facile immaginare, il tutto diventi anche l’ennesimo fruttuoso franchise, poco importa ai fan più affezionati: l’importante è che ne esca ovviamente un buon prodotto. Perché inutile negarlo, il confronto inevitabilmente scatterà implacabile.