Il presidente del Napoli De Laurentiis ha movimentato la vigilia della sfida di SuperCoppa contro la Juventus. De Laurentiis ha criticato pesantemente la squadra e la conduzione tecnica smascherando il tentativo di bluff perpetrato da Benitez a proposito del trofeo assegnato tra le dune di Doha.
De Laurentiis si è resto conto che Benitez, dopo aver definito una “non tragedia” l’eliminazione dalla Champions, ha cercato di presentare SuperCoppa come la “partita più importante dell’anno”. Un tentativo maldestro indegno del tecnico più titolato e pagato della storia del Napoli. I trofei si contano ma al tempo stesso si pesano in ragione della loro importanza. Benitez aveva tentato di trasformare la SuperCoppa nell’oppio del popolo azzurro.
Bene ha fatto De Laurentiis a ridimensionare l’importanza della SuperCoppa che al massimo può esser un tonico per il morale dei tifosi richiamando tutti ad una maggiore concentrazione sugli obiettivi alla portata di una squadra che, condotta meglio, avrebbe potuto e dovuto esser in zona scudetto. De Laurentiis sa far di conto come tutti noi e si è accorto che le vittorie casalinghe contro Palermo, Cagliari, Empoli ( per non dire delle rimonte all’ultimo sospiro subite contro Inter ed Atalanta) avrebbero collocato il Napoli al vertice assoluto e non nel limbo del terzo posto a dodici punti ( quattro partite, appunto) dalla capolista Juventus.
Io non sono convinto come tanti che il Napoli sia inferiore a quello della passata stagione; anche De Laurentiis si è lucidato gli occhi per la vittoria spettacolare contro la Roma. Di certo il Napoli è allenato peggio rispetto al primo anno di Benitez; ed anche De Laurentiis si è incazzato come tutti i tifosi del Napoli per i risultati deludenti.
Adesso però De Laurentiis non deve mollare la presa. Le parole su stadio ed azionariato popolare appartengono al periodo dell’impossibilità ma le decisioni tecniche vanno assunte immediatamente. La storia con Benitez è al capolinea. Rafa è già altrove. Si scelga il nuovo tecnico e si programmi con lui la vera crescita internazionale del club. Altro che SuperCoppa nel deserto.