Oggi è il Nexus 6 Day: dopo giorni di silenzio e di assenza dalle vendite del goooglefonino, in queste ore, sono in corso due cambiamenti di gran rilievo. Uno di tipo software e l’altro riguarda direttamente la distribuzione commerciale del telefono. Insomma, il top di gamma Google è più che mai sotto i riflettori, nonostante l’accoglienza tiepida dovuta al suo prezzo non proprio appetibile.
Parliamo prima della svolta lato software. Google ha reso disponibili le factory image Android 5.0,1 per il Nexus 6. Non si tratta ancora del roll-out via OTA ma allo stesso modo i fortunati in possesso del device potrebbero già effettuare il download manuale del firmware Lollipop, beneficiando dei suoi miglioramenti, non pochi in termini di performance e fluidità e soprattutto nella correzione di bug: mi riferisco ai problemi relativi alla memoria RAM, ma anche a quelli sul riconoscimento facciale.
Ma le novità per il Nexus 6 non finiscono qui. Oggi 11 dicembre il device prodotto da Motorola torna disponibile sul Play Store, almeno per specifici modelli. Ecco un resoconto: solo una tipologia di esemplare da 32 GB disponibile, ossia quello blu notte. Il modello lascerà il magazzino in tre o quattro settimane. Nessuna speranza, al contrario, per la variante bianca. Presenza in magazzino anche per il 64 GB ma ancora e solo per la versione blu notte, pronta alla consegna in 2 o 3 settimane. Stesso modello bianco ancora in arrivo presto.
Finalmente una buona notizia dopo che sembrava quasi impossibile che il Nexus 6 potesse riotrnare in vendita online sul canale ufficiale di Google a stretto giro. Il googlefonino in vendita si ma con i tempi di consegna sopra menzionati, difficilmente pronto a giungere in tempo per i regali del 25 dicembre.Magari, si tratterà solo di aspettare qualche giorno in più e posticipare i doni natalizi per se stessi o per qualche parente o amico. Piuttosto resta il blocco scaturito dal prezzo ben poco appetibile del device, ossia 649 euro per la versione da 32 GB e 699 euro per quella da 64 GB. Forse ancor meglio aspettare che le quotazioni scendano e le offerte di rivnditori di terze pari siano più convenienti, non trovate?