Il campionato di Serie A si ferma per la sosta della Nazionale ed è giunto il tempo dei primi bilanci. Il primo trimestre di Serie A ha un sapore simile a quelli scolastici. Dopo l’inizio lento di settembre, i primi temi in classe e le interrogazioni si cominciava finalmente a fare sul serio con pagelle ed incontri scuola-famiglia. Anche il campionato di serie A sforna la prima pagella con una classifica finalmente attendibile.
La Juventus resta la solita prima della classe. La Vecchia Signora della Serie A è secchiona, viene da una famiglia di studenti modello ma anche i professori sono pronti a darle una mano nelle situazioni di difficoltà. Nella sfida contro la Roma, i bianconeri hanno beneficiato del consueto “favor arbitralis” ma in Lingua Straniera la Juventus continua a zoppicare e soffrire. Urgono ripetizioni in Champions League.
La Roma, molto solida in materie classiche, incappa in giornate funeste come contro i Barbari del Bayern Monaco ed i fieri Partenopei che gli hanno riservato una sorte simile a quella dei progenitori sconfitti e costretti alle forche caudine.
Dopo la delusione del Preliminare ed il settembre sciroccato di Benitez, il Napoli è riuscito a rientrare nel rango di competenza. Sarà interessante comprendere se l’attuale terzo posto sia il punto apicale della parabola ascendente o un trampolino di lancio per traguardi futuri. Di certo l’organico è adeguato al cimento in Serie A e non scadente come i detrattori di De Laurentiis volevano far credere per difendere un Benitez indifendibile fino ad un mese orsono.
Insomma la serie A ripropone a Novembre 2014 gli stessi piazzamenti di Gennaio 2014. Ed è molto improbabile che in questo terzetto possa inserirsi qualche outsider. Non certo le due formazioni milanesi che, alla vigilia del derby, hanno in due pochi punti in più della sola Juventus. Non la Fiorentina massacrata anche dagli infortuni. Belle le favole di Sampdoria e Genoa, Verona e Lazio ma difficile pensare che il sogno posso proseguire oltre la qualificazione all’Europa League.
Insomma niente di nuovo in Serie A, una staticità di vertice – comune alla Spagna – ma sconosciuta nel resto d’Europa dove il novero delle squadra in lizza per il titolo ha un certo ricambio.