Avreste mai pensato di rimanere incollato allo schermo del cinema ad assistere le varie peripezie di un uomo intento a trattenere irrevocabili funzioni fisiologiche? Lo so che detto così può far a dir poco senso: sembra, senza ombra di dubbio, la fantasia perversa di uno psicopatico o qualcosa di molto simile. Ma questa è più o meno la situazione che potrebbe prospettarsi per chi dovesse accingersi (non si sa ancora quando) ad andare a vedere The Mule sul grande schermo, un film ispirato da una cronaca realmente accaduta, e scenaggiato da Angus Sampson, Leigh Whannell (Saw, Insidious) e Jaime Browne. Il titolo già dovrebbe farvi presagire di cosa si tratta.
The Mule, ovvero il mulo, è il soprannome che viene dato in gergo ai trafficanti di sostanze stupefacenti. Questo film racconta infatti di uno sprovveduto, tutt’altro che esperto uomo, che nel lontano 1983 decide di dedicarsi a tale attività illegale: userà uno dei metodi ahimè più gettonati per farlo, ingerirà cioè gli ovuli contenenti la droga, per trasportarla dalla Thailandia all’Australia. La cosa non avrà successo perché il protagonista della storia sarà scoperto ed arrestato, nonché portato in una stanza di albergo, in attesa che il suo corpo si liberi appunto della prova del crimine. E qui comincia il bello. Si fa per dire. Nel senso che l’uomo farà di tutto per trattenere a se, con enormi e immaginabili sofferenze, lo scarto fisiologico del suo organismo, alias la prova del suo reato. Nel frattempo si avvicenderanno al suo “capezzale” vari personaggi armati di intenzioni molteplici.
Dire che il film sia alquanto strano può suonare sicuramente ambivalente; fatto sta che ha attirato su di sé l’attenzione del pubblico e della critica quando è stato presentato al South by Southwest (SXSW), un festival musicale e cinematografico, per così dire di nicchia, che dal 1987 si tiene in Texas. La cosa che più ha colpito, a detta di chi l’ha visto, è forse il suo essere trasversale: sembra che si tratti essenzialmente di una black comedy che riesce però ad avvicinarsi con slanci notevoli al genere thriller. Promette bene insomma.
Nel cast del film troviamo Hugo Weaving, Angus Sampson, Leigh Whannell, Ewen Leslie, Geoff Morrell, Georgina Haig, Noni Hazlehurst e John Noble.
Credo sia notevole l’espressione, misto sofferenza e non so che del protagonista, in preda ai suoi spasmi. Se volete potete avere un anticipo anche voi nel trailer a seguire
http://youtu.be/PTPVJCp4mU4