Oggi in Scozia si vota il referendum per deciderne l’indipendenza dal Regno Unito: “siete d’accordo che la Scozia diventi una nazione indipendente?” è la domanda che verrà posta ai cittadini. Si tratta di un momento-chiave nella storia della Scozia e, in generale, delle Isole Britanniche. Le conseguenze del referendum sono da tempo al vaglio di antropologi, analisti politici ed economisti.
Anche il fronte del rock vede schierati alcuni suoi protagonisti: David Bowie e Mick Jagger hanno dichiarato di essere a favore della conservazione dell’attuale assetto politico. Si dichiara in favore dell’indipendenza la rockstar scozzese Fish, ex-frontman dei Marillion, la cui “Kayleigh” è divenuta una degli inni-rock per eccellenza degli anni Ottanta.
“È giunto il tempo per la Scozia di andare per la sua strada. Io voterò ‘sì’ al referendum – ha dichiarato il cantante al ‘Lancashire Telegraph’ – perché ritengo che le politiche inglesi abbiano completamente fallito nei loro obiettivi. Non sono un anti-inglese, ma ritengo che l’indipendenza della Scozia potrà finalmente dare uno scossone alla politica britannica. Molte persone vivono nella più misera povertà, senza lavoro e senza speranze. È intollerabile nel 21esimo secolo”.
Optimagazine ha incontrato pochissimi mesi fa il cantautore di Dalkeith, in occasione della presentazione del suo ultimo disco solista, “A Feast of Consequences”, avvenuta nelle sale del PAN – Palazzo delle Arti Napoli durante la quarta edizione della mostra internazionale ROCK!.
Accompagnato da Mark Wilkinson, ideatore delle più importanti copertine dei dischi dei Marillion e di molti altri miti del rock internazionale (Judas Priest, Iron Maiden, Peter Gabriel solo per citarne alcuni), Fish ha parlato del suo legame con l’Italia e si è detto molto colpito dalla vivacità culturale dell’Italia meridionale.