Il caso Meredith approda sul grande schermo con The face of an angel, il film di Michael Winterbottom ispirato all’omicidio avvenuto a Perugia sette anni fa. Anche se prende spunto dal delitto di Perugia, si tratta in realtà di una riflessione più ampia sul fascino mediatico che scaturisce da un caso di cronaca violento, come è stato quello dell’uccisione della studentessa in Erasmus.
Dopo Benvenuti a Sarajevo, Wonderland e Cose di questo mondo, stavolta il regista propone una storia ispirata al libro Angel Face, della giornalista Barbie Latza Nadeau, che ha seguito molto da vicino tutti gli sviluppi del caso umbro. Eppure non stiamo parlando di una fedele riproposizione cinematografica dei fatti di cronaca del delitto di Perugia. Intanto il set italiano della pellicola è stato allestito a Siena, in modo da prendere subito le distanze dalla facile etichetta che poteva scaturire l’ambientazione nei luoghi della cronaca.
Nel particolare, la pellicola propone la storia di un videomaker, Thomas, che decide di indagare sul caso di una studentessa inglese uccisa a Siena. I primi sospettati sono una coppia di ragazzi, ovvero la coinquilina americana e il suo fidanzato italiano. A questa trama, poi, nel film se ne aggiunge un’altra, quella della vita privata dell’uomo: separato dalla moglie e che sta perdendo la figlia. I riferimenti al caso di cronaca sono quindi palesi, ma Winterbottom tenta di mantenere una distanza misurata dai fatti accaduti, per universalizzare il caso specifico e sviluppare la propria riflessione sull’influenza dei media nell’attenzione pubblica.
La faccia d’angelo scelta per interpretare quella che potrebbe esser un’Amanda Knox qualunque è la modella ventunenne Cara Delevigne, passata proprio con questo film dalla passerella al grande schermo. Nel cast troviamo anche Kate Beckinsale, Daniel Brühl e l’italianissimo Valerio Mastandrea. Sul personaggio interpretato da Mastandrea, il regista ha voluto mantenere un po’ di segretezza, svelando solo che si tratterebbe di una parte misteriosa e di una figura piuttosto inquieta.
Il film sarà presentato in questi giorni, in anteprima mondiale, al Toronto Film Festival. Il fatto che il caso sia ancora aperto per il ricorso in cassazione presentato dai due imputati, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, ha susciato già qualche polemica. Forse Winterbottom non è ancora riuscito a spiegare bene la vera intenzione della pellicola e bisognerà aspettare l’uscita nelle sale italiane per le conclusioni, cosa che avverrà solo nel 2015.
Di certo il regista, vista la curiosità suscitata nei media verso questo lavoro, avrà del materiale in più per avvalorare la tesi di fondo: il crimine è affascinate, vedremo se pagherà anche. Al botteghino ovviamente.
Il trailer del film: http://youtu.be/d5LEgsKBhQs