Cala il sipario sull’Apple Show ed il mondo esulta per il nuovi gioielli della mela più famosa del mondo: iPhone 6 e iPhone 6 Plus ma soprattutto Apple Watch, primo indossabile della casa di Cupertino.
A giudicare dal delirante entusiasmo che accompagna ogni presentazione dei prodotti Apple viene da chiedersi come abbiamo fatto a vivere fino ad oggi senza queste meraviglie. Che senso ha avuto fino ad oggi la nostra vita senza l’Apple Watch destinato a diventare una sorta di protesi permanente piuttosto che un orologio multifunzione da cingere al polso.
L’elenco delle cose che fa Apple Watch è sterminato. Servirà a lavorare, giocare, comunicare, organizzare al meglio la propria vita. Sono convinto che studiando a fondo il manuale si scoprirà anche come fargli preparare un ottimo caffè, ammesso che gli americani ne siano capaci. Oppure come cambiare una ruota bucata, corteggiare una vicina di casa, perdere sette chili in sette giorni, farsi spuntare una quinta di reggiseno.
La tecnologia è stupenda ma non adorabile. Mi ha molto colpito negativamente una verifica statistica delle parole più cercate in rete. Secondo una non meglio precisata fonte la parola Apple Watch sarebbe stata più ricercata della parola Dio. Quasi a voler innalzare sull’altare i nuovi prodigi dell’Apple piuttosto che il Creatore dell’Universo. Ma in fondo questa equiparazione non mi stupisce. L’ambizione suprema di Apple è sempre stata quella di un mondo a parte, autoreferenziale, chiuso ad ogni dialogo con gli altri sistemi. Chi utilizza i prodotti Apple non si considera un semplice fruitore di tecnologie per il lavoro ed il tempo libero ma piuttosto il membro di una comunità di privilegiati, di semidei che guardano dall’alto in basso tutti gli altri miseri mortali che non hanno mai voluto addentare la mela di Cupertino.
Ma siamo sicuri che questo Apple Watch ci serva per davvero? Siamo davvero convinti che il progresso tecnologico made in Apple generi soltanto felicità ? Siamo certi che non siamo tutti vittime di un’abile operazione di marketing comunicazionale capace di farci ritenere indispensabile quello che è si utile ma senza il quale si potrebbe comunque vivere e lavorare benissimo ?
Apple Watch: usiamolo ma non adoriamolo. Ogni cosa va vissuta con moderazione. Ogni strumento deve restare tale e non diventare l’idolo. In fondo anche nel Paradiso Terrestre un morso di mela, proprio come quella della Apple, ha generato tanti guai.