Le vacanze sono arrivate. Nonostante le bizze meteo, la crisi economica, i focolai di guerra in mezzo mondo, le vacanze sono sempre vacanze. Agosto, in Italia, è il mese delle vacanze; magari last minute, di pochi giorni o di poche ore. Ma pur sempre vacanze.
Certo non è più il tempo degli esodi biblici del boom economico, non è più tempo di villeggiature che duravano tre mesi nelle ville al mare o in montagna, non è più tempo della moglie con figli al mare ed il marito in città alle prese con calzini spaiati e pasta scotta. Ma le vacanze sono vacanze, sacre ed intoccabili anche per chi un lavoro – e le ferie conseguenti – non ce l’ha.
Dove vai in vacanza ? Cosa fai in vacanza ? Con chi vai in vacanza ? Mamma, che stress ! Il periodo che dovrebbe esser di “vacatio” viene sovraccaricato di aspettative fisiche, mentali, psicologiche e spirituali al punto che dopo le vacanze si necessita urgentemente di un periodo di riposo e/o di ricovero ospedaliero.
Ho letto di recente un lungo elenco di fobie che le vacanze, specialmente quando prevedono lo spostamento dal luogo abituale di residenza verso località più o meno lontano o più o meno esotiche, finiscono per accentuare. Vengono i brividi ad immaginare quanti pericoli incombono sulla nostra serenità e salute vacanziere.
La talassofobia è la paura del mare, la fotofobia quella della luce, l’agorafobia quella dei luoghi affollati. Si sconsiglia vivamente ai soggetti affetti da questa tre patologie di scegliere Rimini o Ibiza per le proprie vacanze. Aracnofobia, ofidiofobia e mottefobia descrivono la paura di ragni, serpenti e farfalle notturne che proibiscono vacanze in foreste tropicali. Ci sono poi quelli che sono ossessionati dall’igiene personale ( rupofobia) e dalla paura di mostrarsi nudi o poco vestiti (gimnofobia); costoro non potranno mai passare le vacanze in uno stabilimento termale. Insomma dimmi la tua fobia e ti dirò dove non andare a trascorrere le vacanze.
Ma la più terribile e moderna delle fobie è la nomofobia: no mobile fobia. La paura di restare off line senza accesso ad internet ed ai social. A questo non c’è rimedio. Se non sei on line non sei, soprattutto in vacanza. Ed i social infatti grondano di foto vacanze da ogni angolo del pianeta. Per tanti le vacanze non sono vacanze se non sono raccontate in diretta web. Penso con nostalgia a quando giravo il mondo scattando foto da vedere molte settimane dopo lo sviluppo del rullino.
Ma sarà davvero utile tutto questo stress? Serve correre tanti rischi per le vacanze ? Le vacanze migliori sono quelle delle mente, ma bisogna aver il coraggio di guardarci dentro e svuotarla per riempirla di cose creative ed originale. Ed è questa, forse, la fobia più tremenda. Ma sono anche queste le vacanze.
Grande Peppe! È proprio vero….