Il jailbreak iOS 7.1.2 è stato rilasciato nel mese scorso dal team Pangu. Gli hacker hanno sfruttato alcune vulnerabilità per sbloccare iPhone 5S e colleghi ma il fermento intorno al sistema operativo Apple non si è affatto placato, anzi proprio su iOS 7 è stata raggiunta una nuova importante scoperta.
Jonathan Zdziarski durante l’ultima Hackers On Planet Earth Conference di New York ha specificato che nell’ultima release pubblica di Cupertino esisterebbero delle backdoor, letteralmente delle porte di servizio che consentono il passaggio di informazioni sensibili degli utenti non bloccate dai normali standard di sicurezza.
Ancor prima del jailbreak iOS 7.1.2, Jonathan Zdziarski è stato uno dei primi protagonisti della procedura di sblocco con il nome di battaglia NerveGas. La sua scoperta mette in cattiva luce Apple che potrebbe aver deciso di lasciare aperta la porta del suo sistema operativo per catturare dati personali e magari rivenderli a terze parti. Un’accusa infondata?
Intanto non è un caso che sulla vicenda siano intervenuti Twitter in una conversazione due protagonisti mancati del jailbreak iOS 7.1.2, Posixninja e i0n1. I due esperti hanno detto la loro in una conversazione partita proprio da Jonathan Zdziarski, bacchettandolo per aver reso nota questa vulnerabilità. Magari pensavan0 di poterla sfruttare a loro vantaggio per la prossima procedura. Ad ogni modo, le backdoor potrebbero aprire nuovi scenari, se non altro spingere Apple a fare qualcosa.
Proprio Cupertino si è sentita in dovere di specificare che le “porte di servizio” non hanno alcun fine di spionaggio. Piuttosto, servono solo come strumento di diagnostica dei device. Ipotesi non troppo credibile: é inutile, gli scandali degli ultimi mesi sulla National Security Agency con le dichiarazioni di Snowden, inducono a pensar male di queste backdoor lasciate aperte. C’è solo da comprendere se per il jailbreak di iOS 8 una simile scoperta possa essere positiva o negativa. Forse lo scopriremo dalle prossime dichiarazioni degli hacker.