Bella l’intenzione e bello l’incipit di Whiplash, ma sinceramente gradisco meno le scene che mi rimandano un maestro di musica intento ad addestrare il suo allievo a suon di ceffoni ed oggetti volanti. Mi fa tornare alla memoria tutta una serie di film dedicati alla guerra e all’addestramento duro (come sicuramente da intenzioni del regista). È un discorso che va oltre il concetto di violenza; è qualcosa che attiene ad un sottile ma profondo confine tracciato fra il volersi migliorare sempre, mettendo in discussione i propri limiti, e ciò che invece troppo spesso coniuga una malsana ed esasperata volontà di competere e primeggiare a tutti i costi. E qui potremmo parlare di metodologie formative per un bel po’ di righe. Potremmo parlare di approccio andragogico, role playing, case study, etc. ma il tutto temo apparirebbe stonato e un tantino al di sopra delle righe. Lasciatemi allora solo ribadire mie perplessità riguardo dialettiche da Full metal jacket in contesti inappropriati; mi sembrano fuori luogo, tutto qui. E pensare che poi in tanti casi rispecchiano la realtà, ancora peggio.
Protagonista di Whiplash è Andrew Neyman, promettente giovane studente di batteria del conservatorio di Manhattan. Lui ha ovviamente aspirazioni top e di qualità ne possiede. Viene notato da un insegnante molto esigente e burbero che lo farà crescere con metodi poco convenzionali.
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Ad ogni modo, questo film sembra che sia già un successo: ha riscosso enorme consenso al Sundance Film Festival conquistando sia il Gran Premio della Giuria, che il Premio del Pubblico per il miglior film drammatico, ed è stato anche osannato all’ultimo festival di Cannes.
I protagonisti sono Miles Teller (nel ruolo di Andrew Neyman) e J.K. Simmons (nel ruolo del maestro Terence Fletcher), molto bravi nel rendere ferocemente passionale questo rapporto di amore ed odio, per e con la musica. Il regista è Damien Chazelle (Guy and Madeline on a Park Bench 2009). Whiplash debutterà il 10 ottobre nelle sale statunitensi. Sotto potete farvi un’idea con il trailer.
