Messi non è e non sarà mai Maradona. La finale dei Mondiali 2014 ha dimostrato ancora una volta l’abisso siderale tra Messi, sublime collezionatore di Palloni d’Oro, e Maradona che il Mondiale 1986 lo vinse quasi da solo contro la Germania.
Messi, nella partita più importante della sua vita, ha nuovamente e misteriosamente vomitato; Maradona ha fatto vomitare, 28 anni orsono, gli avversari con la sua voglia di vincere. Lo sguardo di Messi era spento, quasi che egli fosse assente dalla competizione salvo qualche rara fiammata; quello di Maradona era furente, carico di quella tensione spasmodica che sola può garantire risultati stratosferici. Non mancano certo la classe, le giocate, le vittorie a Leo Messi. Ma Diego Armando Maradona era su di un altro pianeta. Diego Armando Maradona è il dio del calcio, Leo Messi un pur importante eroe che però – per il momento – resta fuori dall’Olimpo.
Non c’è da offendersi. Bisogna prenderne atto con serenità. Oggettivamente in ogni campo della vita umana certuni assurgono a vette precluse ad altri pur eccellenti interpreti. Salieri è stato un musicista sopraffino, ma Mozart era di un altro pianeta. Monet è tra i miei pittori preferiti, ma Van Gogh sulla tela insieme alle impressioni pennellava la vita.
La vittoria della Germania è meritata. La squadra tedesca è stata quella più regolare e forte del torneo. Un successo che premia il calcio tedesco leader mondiale per qualità degli stadi, capacità di valorizzare i giovani ( la finale è stata decisa dal subentrante Goetze di appena 22 anni) e la multietnicità, coraggio d’intraprendere nuove strade tecniche e tattiche. Ma nel calcio non sempre i più forti riescono a vincere; succede quando dall’altra parte del calcio gioca Maradona. Quando gioca Messi, no !L’ha compreso anche lui quando gli hanno consegnato il ridicolo trofeo di miglior giocatore del torneo. Messi sembrava volerlo gettare nella spazzatura e non crediamo lo esporrà nella bacheca dei trofei. Il migliore è quello che vince nello sport e nella vita. E fino a quando Messi non vincerà le partite da solo… non sarà come Maradona. Lasci il Barcellona dove è il primo solista di un’orchestra meravigliosa. Scelga Napoli trasformando – come riuscì Maradona – una buona squadra in una squadra vincente. Allora , forse , potrà sentire il coro “Messi è meglio di Pelè”
12 maggio 1985 Elkyaer vince lo scudetto contro il napoli di maradona e l’inter di rumenigge da solo.
ogni sport ha il suo simbolo nel calcio è Pelè pettp carnoso per stoppare,sinistro divino, destro eccezzionale, potenza nei contrasti, in elevazione arrivava al 2 piano 300 gol di testa,11 netti nei 100 m palla al piede, dribbling di garringia e acrobazia nelle rovesciate che disegnavano bellissime forme arabesche ah mai sbagliato 1 rigore, signori la perfetta morfologia del calciatore universale PS il 1 mondiale a 16 anni e 8 mesi con 2 gol in finale no a 27. in inghilterra i bulgari lo massacrarono altrimenti erano 4 i mondiali ah ha segnato anche contro le italiane IL MILAN in coppa intercontinentale e la nazionale ah forse e ancora sospeso in aria. alla prossima puntata.