Molto spesso capita che il Samsung Galaxy S3 si impunti e sia vittima di lag e rallentamenti. Come operi in questo caso? Innanzitutto, va detto che installare a bordo task killer che liberino RAM in automatico non è la soluzione al problema, e che, al contrario, alle lunghe potrebbero anche causarne di ulteriori. L’utilizzo di applicazioni come RAM Booster e Task Killer potevano giovare alla situazione fino a Gingerbread, ma con le iterazioni successive risultano inutili, ed anche dannose.
Per capire il motivo, basti pensare a cos’è la RAM e che ruolo abbia. La RAM, in parole semplici, altro non è che una memoria in grado di conservare informazioni momentanee, destinate a modifiche frequenti ed a cui si accede molto spesso. A questo punto, è opportuno fare un parallelismo tra Windows e Android. Nel primo caso, nel momento in cui la RAM è tutta occupata, il sistema desktop si rifà allo spazio disponibile sul disco rigido in funzione di RAM virtuale, con il rallentamento generale delle operazioni. Per ovviare all’inconveniente, bisognerà terminare i processi che richiedono più RAM e deframmentare il disco, cosa che applicata ad Android a lungo termine comporterà senz’altro un danno.
Come mai? I dispositivi equipaggiati col robottino verde utilizzano una scheda SD piuttosto che un disco rigido classico, ovvero memorie flash soggette ad un limite: la deframmentazione ne diminuisce la longevità. Se questo non dovesse bastare a convincerti, ti segnaliamo anche che, in realtà, Android mantiene volutamente le applicazioni caricate nella RAM a miglioramento delle prestazioni (a patto che non risultino installate a bordo troppe applicazioni, o comunque software che succhiano via un quantitativo sproporzionato di risorse). Nel momento in cui i task killer vanno a rimuovere le applicazioni dalla RAM, il sistema le caricherà nuovamente in previsione di richieste future, rallentando ancor di più le operazioni.
Del resto, i task killer automatici occupano essi stessi RAM e CPU per l’azione di monitoraggio continuo delle app da arrestare, consumando al contempo anche più batteria del dovuto. Utilizzarli non pare davvero essere il modo giusto per sveltire il Samsung Galaxy S3: per riuscire, sarebbe molto meglio liberarsi delle applicazioni che si comportano in modo anomalo, installare solo programmi leggeri e sicuri, ed innestare a bordo una ROM personalizzata, in grado di gestire al meglio le risorse disponibili. Condividi il nostro ragionamento, oppure hai avuto modo di apprezzare l’attività dei task killer automatici su Samsung Galaxy S3?
Trova un po ci chiederanno di usare questo ex top gamma come un Motorola 8700….ihihihihih…
Infatti queste applicazioni sono delle vere ciofeche e io consiglio di non installarle mai, certo e’ una mia opinione e vale molto poco, vedendo queste contraddizioni in merito all’efficacia vera ed effettiva mi rendo conto che pochi capiscono veramente cosa dire a riguardo ed infine dicono tutto e il contrario di tutto almeno qualquno di loro grandi tecnici ci azzecca.
Si però mettetevi d’accordo -.- giusto nel servizio precedente si diceva “Come nuovo il Samsung Galaxy S3: velocizzarlo con Memory Booster”