Gli appassionati di libri hanno già segnato le date in agenda: il Festivaletteratura di Mantova – la più grande rassegna italiana dedicata a libri, autori e lettori – si terrà dal 3 al 7 settembre ma i nomi degli autori presenti a questa 18esima edizione sono stati già resi noti e, come sempre, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Michael Cunningham, Francesco De Gregori, Colum McCann, Lucarelli, il fresco Premio Strega Francesco Piccolo, Jeremy Rifkin, Michele Serra, Beppe Severgnini, Wu Ming, il Premio Pulitzer Elisabeth Strout e moltissimi altri. Nomi noti insieme ad autori sconosciuti ai più, scrittori che arrivano da terre lontane, poeti, illustratori. Per 5 giorni, Mantova si trasfomerà nel “Paese di bengodi” di quanti amano la lettura.
E allora le ferie e il relax da vacanza possono essere l’occasione per conoscere qualcuno degli scrittori proposti dal Festival scegliendo uno dei loro libri, oppure per “perdersi” in libreria. Ad ognuno il suo libro per l’estate.
Se per voi libro deve fare rima con sorriso, non sarete delusi da una delle Signore dello spettacolo italiano, Franca Valeri che, per Baldini&Castoldi, pubblica – con l’aiuto di Patrizia Zappa Mulas – “Tragedie da ridere”, una raccolta dei suoi migliori sketches nonché una scelta di commedie e atti unici di raffinato umorismo. Sempre nel segno dell’umorismo – ma questa volta in un esplosivo connubio tra humor inglese e sagacia ebraica – si muove Howard Jacobson che con “Prendete mia suocera” (Bompiani) rovescia uno dei clichè più duri a morire, mettendo al centro del suo romanzo l’amore appassionato per sua suocera.
Se, invece, il molto tempo a disposizione vi porta ad approfondire argomenti di cronaca o dissertazioni di natura più ampia, avrete di che scegliere. Per Chiarelettere sono recenti le uscite di “L’avvocato del diavolo” di Vittorio Dotti e “E’ stato la mafia”, l’ultima fatica di Marco Travaglio. Dotti, che per 16 anni fu uno dei collaboratori più fidati di Silvio Berlusconi nonchè suo legale e della Fininvest, attraverso aneddoti, ricordi e rivelazioni racconta le molte “gesta” del Cavaliere; mentre a Travaglio si deve un racconto minuzioso e appassionato della trattativa Stato-mafia.
Per la divulgazione scientifica di carattere “popolare” che in Alberto Angela ha il suo “padre fondatore”, troviamo Marco Delmastro con il suo “Particelle familiari” – il cui sottotitolo immaginario potrebbe essere “la fisica spiegata ad una bimba di 5 anni” – dal momento che ci conduce per mano attraverso i fondamenti, le motivazioni e la quotidianità della fisica delle particelle fino alla grande scoperta del bosone di Higgs. Leonardo Martinelli, invece, in “Quasi un romanzo” fa di economia e finanza, materie tanto avvincenti quanto un romanzo d’avventura o un buon film, spiegandone i concetti chiave grazie a esempi tratti dalla letteratura e dal cinema. Marco Malvaldi, accantonati per il momento i protagonisti dei suoi romanzi, insieme a Dino Leporini, in “Capra e calcoli” raccontano l’origine, lo sviluppo, i problemi che un computer è in grado di risolvere, la sua mostruosa velocità, le conseguenze del suo utilizzo.
E sempre nell’ambito di scrittori che si prestano ad altri argomenti, se amate la musica, non dovrà sfuggirvi la raccolta di scritti di Nick Hornby “Rock, pop, jazz e altro” che raccoglie il meglio dei suoi articoli sull’arte delle 7 note che tanto lo appassiona. Oppure “Zero” in cui Alan Douglas e Peter Neal, per la prima volta, hanno raccolto cartoline, lettere, appunti, interviste, testi di canzoni e poi diari, poesie e discorsi on stage del grande Jimi Hendrix. Tutti i materiali sono proposti in forma cronologica e narrativa restituendoci uno struggente autoritratto di un’artista che ha cambiato la musica per sempre.
Chiudiamo con un pensiero dedicato a quanti le vacanze – per motivi diversi – non le faranno: se è vero che sognare non costa niente, un libro è uno dei migliori compagni di viaggio. Vikram Seth in “Autostop per l’Himalaya”, ci conduce dalla Cina all’India passando per Tibet e Nepal mentre Marco Albino Ferrari in “Le prime albe del mondo” ci fa compiere un inconsueto cammino attraverso il Monte Bianco, le cime della Patagonia e dell’Africa equatoriale, fino all’Everest e a Capo Horn, per far ritorno sulle Alpi.
Interessante il dossier di Focus che nell’ultimo numero fa il punto su una futura missione su Marte: sapevate che Marte ha un terzo della gravità terrestre, che la temperatura media è di circa –60 °C e che le radiazioni assorbite durante il viaggio corrispondono a una Tac ogni 6 giorni?