Si inaspriscono le normative che regolano la sicurezza a bordo degli aerei. Tutti i passeggeri che si recano negli USA dovranno accendere il loro cellulare e computer ai controlli prima dell’imbarco. Se il loro telefonino o portatile risultasse scarico dovranno lasciarlo al gate o addirittura rinunciare alla partenza, anche se il cellulare si spegnesse a uno scalo da un volo all’altro. Sarà anche difficile caricare i device al check-in, ha confermato un portavoce della British Airways, tra i primi ad annunciare le imminenti novità sul proprio sito. “Raccomandiamo i viggiatori diretti negli Stati Uniti ad anticipare l’orario del check-in e a comprendere che continueremo ad assicurare che ai viaggiatori vengano garantiti i massimi livelli di sicurezza aerea condotti nel modo più conveniente possibile” scrive sul suo sito la TSA (Transportation Security Administration). Un’ulteriore limitazione ai passeggeri dunque, dovuta alle ultime, super tecnologiche minacce delle filiali di Al-Qaeda in Siria e Yemen, dietro cui ci sarebbe Ibrahim al-Asiri, specialista di tecnologia e vero responsabile dei nuovi allarmi terrorismo, sulla lista dei massimi ricercati della CIA dal 2009. Sue inatti le impronte digitali sulla bomba che il terrorista nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab nascose tra le mutande, pronto a saltare in aria sul volo Amsterdam-Detroit di 5 anni fa. Si teme infatti che al-Asiri sia al lavoro per fabbricare una nuova bomba in grado di passare inosservata ai controlli aeroportuali, magari all’interno di smartphone e tablet che potrebbero nascondere cariche esplosive particolari, che non sono rilevate dagli scanner durante i controlli di sicurezza.
“Il nostro compito è quello di anticipare il prossimo attacco, non di reagire all’ultimo. Per cui continuiamo a monitorare la situazione a livello internazionale e sappiamo che persiste una minaccia terrorista contro gli Usa e in particolare contro la sicurezza aerea», ha detto il ministro dell’Interno americano Jeh Johson. Non è ancora chiaro tuttavia quando queste nuove norme, che per il momento riguardano solo gli Stati Uniti, entreranno in vigore, ma al momento la tensione negli aeroporti resta alta.
Abbiamo chiesto le opinioni di Alessandra Schioppa, studentessa Optima Erasmus a Roskilde.
Come si è arrivati a questo punto? perchè la sicurezza sugli aerei è diventata così ossessiva?
Il perchè si sia arrivati a questo punto, o perlomeno il punto di partenza, lo sanno tutti e non c’è da pensarci piu di tanto. Quel maledetto 11 settembre è davvero stato l’evento piu influente che ci si potesse aspettare, qualcosa di simile a una terza guerra mondiale per l’impatto che ha avuto nelle relazioni internazionali e nella vita di tutti i giorni. Putroppo non ho memoria di come si viaggiava in aereo prima del 2001, ma molte di quelle prassi che oggi sono diventate di uso comune, sopportate con rassegnazione o peggio ancora accettate senza la minima esitazione, come il togliersi le scarpe o la cintura, aprire una borsa, sono tutte frutto del post 11 settembre. Onestamente? Non so se in questo modo riusciremo a contrastare efficacemente la minaccia terrorismo o se facciamo il gioco dei terroristi precipitando in un abisso di paranoia.
Pensi quindi che questi controlli sempre più rigorosi non diano l’effetto desiderato? Come andrà a finire quest’escalation nella sicurezza?
Ho conosciuto tanti americani lì in Danimarca e molta gente che in America c’è stata per viaggiare. Mi sono state dette sempre le stesse cose. Attese e controlli snervanti, da crisi nervosa. E a cosa servono? Come posono essere efficaci su un traffico aereo di migliaia di voli al giorno, con milioni di passeggeri? Conosco tanta gente che addirittura rinuncia a viaggiare in America, che ha perso la gioia di viaggiare in aereo. Ovviamente non mi sento in diritto di criticare quest’attenzione paranoica, non so quanto possa servire, ma non mi sento di criticarla. Gli americani si sono sentiti colpiti nel cuore, i nazionalisti magari di piu, ma anche il cittadino medio americano ha iniziato ad avere paura e non me la sento di prenderli in giro e dire che sono paure infondate oppure che non possono farci niente se qualcuno fosse davvero intenzionato ad attaccarli.
L’unica cosa è che con la tecnologia che avanza davvero non so cosa possano finire con il controllare più (dopo le mutande).
Una cosa è sicura, che con la questione del cellulare io o sarei costretta a lasciare il telefono lì o non partirei mai perchè il mio cellulare è sempre e comunque scarico!