Neymar è stato messo ko dall’entrata veemente di Zuniga. Il miracolo di un rientro in campo per l’eventuale finale è impossibile, anche se Neymar ci spera con tutto il cuore insieme agli appassionati di calcio ed amanti del gioco.
Neymar è stato privato della possibilità di conquistare la Coppa del Mondo, noi spettatori di ammirare le sue giocate. E l’autore del fallaccio non è stato ancora punito.
Non credo minimamente che il colombiano volesse far male a Neymar, ma il suo intervento è decisamente pericoloso per l’incolumità e l’integrità dell’avversario. Neymar ha subito un danno enorme, ben al di là del normale rischio professionale che incombe su ogni calciatore in uno sport di contatto come il football.
I fuoriclasse sono come una specie in via d’estinzione. Neymar e quelli come lui vanno tutelati così come i tifosi ed i telespettatori che pagano per assistere a partite belle, combattute ma non spericolate. Io voglio vedere le prodezze di Neymar e non i calcioni di Zuniga anche se immagino che i tifosi della Colombia siano andati in visibilio per la mattanza.
Purtroppo il tifo, aspetto meraviglioso ed essenziale dello sport, nel calcio viene contaminato dalla violenza. Non solo quella dei delinquenti che trasformano stadi, dintorni e web in campi di battaglia. Ma anche quella dei protagonisti in campo che trascendono ben oltre i limiti del furore agonistico.
La ginocchiata di Zuniga ai danni di Neymar è come il morso di Suarez ai danni di Chiellini. Nessuno dei due voleva fare male all’avversario. Tutti e due volevano portare la loro squadra alla vittoria. Sentimenti apprezzabili ma comportamenti pessimi e dunque da sanzionare anche perché se Neymar dovesse cominciare a temere entrate assassine rischierebbe di non poter più esprimere il proprio talento e noi saremmo privati delle sue qualità.
I fuoriclasse sono un patrimonio del calcio e vanno tutelati con i cartellini, le squalifiche e le sanzioni economiche. Non interessa a nessuno dei veri amanti del calcio che il terreno di gioco diventi un far west. Il vero sportivo deve esser sempre pronto ad applaudire la prodezza del rivale ed a condannare la violenza anche se compiuta da chi veste la maglia dei propri colori.