Enrico Silvestrin si dedica al web e su Youtube e presenta un programma del tutto nuovo: Home Sessions.
Dopo 20 anni di televisione, in qualità di presentatore di programmi musicali e di attore nelle fiction più amate e seguite della televisione, Enrico Silvestrin torna a puntare sulla musica, sulla musica italiana, e lo fa attraverso un programma ideato e sviluppato interamente sul web.
Home Sessions è il titolo del progetto di Enrico Silvestrin che da volto simbolo di MTV Italia ha lanciato su Megatube, il primo Multi Channel Network di Youtube in Italia, il suo nuovo progetto, un viaggio attraverso le note, le parole e i segreti dei più grandi cantautori e autori italiani.
Un format unico in grado di portare lo spettatore web nell’animo e nella musica di ogni singolo artista incontrato, guidato da un “cicerone” d’eccezione, Enrico Silvestrin, che accompagna l’utente in un’esperienza innovativa.
Lo studio televisivo scompare e la sessione viene registrata in un ambiente più intimo e riservato che consente all’utente di toccare con mano l’atmosfera della nascita e dell’ideazione di una canzone. Il titolo del programma prende il titolo proprio da questo: Home, come casa, il luogo raccolto ed intimo che fa da protagonista.
Tutti i video di Home Sessions
Elisa, Negramaro, Niccolò Fabi e Tiromancino sono solo alcuni dei nomi che a oggi hanno aderito a Home Sessions, facendo entrare le telecamere guidate da Enrico Silvestrin e dai Manetti Bros, all’interno della propria arte.
Home Sessions è il frutto della mia necessità di raccontare la musica e gli artisti, e di farlo nel modo più rispettoso e fedele possibile, usando il media per valorizzare la musica e non viceversa. Mi sono chiesto tante volte come si potesse trovare un’originalità dopo decenni di programmi e rubriche che hanno fatto collassare completamente la produzione di programmi di genere. L’unica risposta che trovavo era sempre la stessa: l’essenzialità. Riportare la canzone nel luogo dove è nata, fargli rivivere la sua genesi. Home Sessions è il tentativo di riportare la musica nel luogo mediatico, destrutturando l’idea di programma, cercando di essere un fedele punto di incontro tra chi la musica la fa e chi invece la ama. Raccontare gli artisti mostrandoli come non li abbiamo mai visti.