Mentre la nazionale italiana parte proprio oggi alla volta di Mangaratiba, che ospiterà il ritiro degli azzurri nella fase finale della Coppa del Mondo 2014, dopo un’amichevole non proprio entusiasmante con il Lussemburgo, conclusasi con un pareggio, nelle alte sfere calcistiche l’interesse è esclusivamente rivolto a un’altra edizione dei Mondiali, quella del 2022, e alla tanto discussa assegnazione al Qatar. Lo scorso weekend la stampa inglese, capitanata dal Daily Telegraph, ha accusato senza mezzi termini il presidente UEFA Michel Platini di aver ricevuto tangenti dal governo del Qatar in due incontri top secret a pochi giorni dall’assegnazione. Il primo sarebbe avvenuto il 28 novembre 2010 all’Eliseo, alla presenza dell’allora presidente francese Nicolas Sarkozy e del figlio dell’emiro del Qatar Tamin bin Haman al-Thani, oggi proprietario del Paris Saint-Germain, il secondo pochi giorni dopo in un albergo svizzero con Mohammed bin Hammam, ex membro della commissione Fifa, da cui è stato poi espulso con le accuse di corruzione. Solo oggi è arrivata la replica di Platini, che ha dichiarato al quotidiano sportivo francese L’Equipe che sarà necessaria una nuova votazione Fifa se le accuse di corruzione al governo del Qatar si dimostrassero fondate. Il presidente Uefa si è detto “offeso e ferito da queste accuse senza senso”, e ha giustificato il suo incontro con Mohammed bin Hammam, espulso dalla Fifa nel 2012 per aver tentato di scalzare Sepp Blatter dalla presidenza con manovre illegali, come un semplice pranzo di lavoro. Platini non rimpiange di aver dato il suo voto al Qatar e si dice ancora convinto che l’emirato del Medio Oriente sia la sede adatta per ospitare la competizione, aggiungendo inoltre che a parer suo queste accuse sono state mosse col solo intento di screditare la sua possibile candidatura alla presidenza Fifa, il cui favorito sembra essere ancora una volta l’attuale presidente Sepp Blatter, in carica dal 1998, e ora in corsa per il quinto mandato. Abbiamo chiesto le opinioni di Alessandra Schioppa, studentessa Optima Erasmus a Roskilde. Cosa ne pensi di questo nuovo scandalo ai vertici del calcio? Pensi che possa esserci un fondo di verità?
Tutto questo non mi stupisce, non mi ha mai stupita e mai mi stupirà. Così come i protagonisti del calcio moderno sono mercenari che cambiano squadra in base ai milioni che vengono loro offerti, allo stesso modo non vedo perchè dovrebbe stupirci il fatto che oligarchi russi e sceicchi arabi, i nuovi ricchi del pianeta, paghino milioni per comprarsi le squadre europee o per organizzare i mondiali nei loro paesi. Francamente non provo simpatia per i governanti di stati come il Qatar, una nazione artificiale, costruita con i miliardi del petrolio che entrano solo nelle tasche del 10% dei qatarioti a scapito del 90% di immigrati che porta avanti il paese. L’affare sta raggiungendo ramificazioni incredibili. Ho scoperto ad esempio che nell’arco dei mesi immediatamente precedenti alla votazione, l’ex vice presidente della Fifa Jack Warner, a sua volta dimessosi per corruzione, era stato pagato quasi un milione di euro da una società controllata da Bin Hammam. Nello stesso periodo la PTT, la principale compagnia energetica thailandese, che sponsorizza la Federazione Calcistica thailandese avrebbe firmato un accordo miliardario con la Qatargas per la fornitura di energia, e numerosi funzionari calcistici africani sarebbero stati pagati da Bin Hammam per esercitare pressioni sui 4 membri votanti della commissione esecutiva Fifa provenienti dall’Africa E poi, permettetemi questa affermazione, ma stiamo parlando di Michel Platini. Uno juventino nel sangue, già finito sotto tiro per le modifiche al regolamento delle teste di serie nel sorteggio dei gironi, stranamente sempre a favore della Francia. Ho inoltre scoperto che il figlio di Platini è ora CEO di Burrda, un marchio di abbigliamento sportivo che ha il suo quartier generale in Qatar. Una semplice coincidenza?
Cosa ne pensi invece della reazione di Platini, che ritiene tali accuse frutto di un complotto volto a danneggiare la sua candidatura alla presidenza Fifa?
Ovviamente non mi illudo che la stampa inglese e Blatter siano del tutto limpidi nelle loro denunce. La prima sponsorizza la riassegnazione dell’edizione 2022 all’Inghilterra, con Cameron che ha già offerto la sua disponibilità, il secondo punta all’ennesima rielezione a 78 anni e a sbarazzarsi di ogni possibile avversario. Insomma, difficile trovare un solo colpevole in questa storia, ma per me la corruzione c’è stata eccome. Io penso che SOPRATTUTTO a questi alti livelli la corruzione sia all’ordine del giorno. Ne è una prova quello che sta succedendo in Brasile. L’ultimo articolo a cui ho risposto riguardava proprio le proteste e i ritardi per il prossimo mondiale in Brasile. Mi sono documentata in merito, ho deciso di guardare short movie e documentari sul caso: sono rimasta a bocca aperta su quanto sta succedendo da più di un anno, dalla Confederations Cup. I ritardi degli stadi sono dovuti ai vari dirigenti brasiliani che collaborano con la Fifa in una gara a chi intasca più appalti. Nel frattempo il sistema, politico e non, dimostra di non fregarsene nulla della gente comune: distruggono le favelas e spostano in altri quartieri la gente povera perchè non è un bello spettacolo per i turisti che arriveranno. Alcuni vendono la propria casa per poco e niente, per assicurarsi almeno qualche soldo. Altri sono cacciati e basta come è successo a Fortaleza. D’altro canto torniamo sempre allo stesso problema. Molti di questi paesi sono da poco emersi nel panorama internazionale, e vogliono approfittare di questi eventi per farsi notare e attrarre investimenti. E poco importa il modo in cui questi eventi venono ottenuti e gestiti.
Saresti d’accordo se i Mondiali venissero riassegnati all’Inghilterra in extremis?
Sicuramente sarebbe più comodo per noi spettatori europei se non altro per ragioni di fuso orario. So che molti appassionati non vedono di buon occhio le edizioni dei Mondiali giocate in altri emisferi o fusi orari, e tra le tante critiche seguite all’assegnazione al Qatar, c’erano anche quelle basate sul clima torrido, che avrebbe forse impedito di far disputare gli incontri in estate. Per quanto mi riguarda non credo che il clima e i fattori geografici siano motivo di disputa. Per me il problema sta alla base e cioè se il calcio continua ad essere motivo di arricchimento per pochi dirigenti e presidenti, non c’è più differenza tra il calcio e la politica attuale: non c’è più motivo di sognare, nemmeno nel prendere a calci un pallone.
Le indagini portate avanti dal rappresentante legale della Fifa Michael Garcia sulle votazioni del 2010, che assegnarono l’edizione 2022 al Qatar dovranno essere necessariamente portate a termine il 9 giugno, prima dell’inizio dell’edizione brasiliana, fa sapere la Fifa.