Boskov e Tito due vite diverse, anche nel commiato ma che hanno tanto da insegnare a tutti noi che amiamo un gioco folle praticato con una sfera piena d’aria presa a calci.
Peccato che ci abbia da tempo lasciato anche Osvaldo Soriano. Boskov e Tito i due protagonisti sembrano esser usciti dalle pagine più belle del grande giornalista e scrittore sudamericano e chissà che in Paradiso non abbia cominciato a scriverne qualche capitolo.
Boskov era nato lo scorso millennio in Serbia. Una terra di mezzo. Un crocevia famigerato tra imperi, filosofi e scienziati illustri, malfattori e filantropi d’ogni risma. Zingaro nel senso più vero del termine era Boskov: un cittadino del mondo, cosmopolita e poliglotta.
Boskov ne ha viste e fatte di tutti i colori conquistando trofei a diverse latitudini. Di certo Soriano ne avrebbe fatto un meraviglioso protagonista del racconto “I campionati mondiali del 1942” ambientati nella desolata Patagonia argentina mai realmente disputati a causa della guerra. Boskov si sarebbe accomodato in panchina tra gli euclidei dell’Internazionale ( socialista e non FC) e con filosofia avrebbe commentato” E’ rigore quando arbitro fischia”.
Tito Vilanova è stato un predestinato. In campo ed in panchina con il Barcellona, fin da bambino. Una storia blaugrana intrisa d’orgoglio catalano. Una terra fiera e prospera capace di ringhiare contro il Franchismo e di conquistare la platea mondiale con l’eleganza di un gioco raffinato affidato ad interpreti sublimi. Ma purtroppo la storia si è bruscamente interrotta. Non è finita in gloria come quella di el Gato Diaz protagonista de “Il rigore più lungo del mondo”.
L’esecuzione della massima punizione, nel surreale racconto di Soriano, dura un’intera settimana con due destini in sospeso: quello dell’attaccante e quello del Gato Diaz il portiere. In questo caso, Tito non è riuscito a parare il colpo mortale. Ma ci ha creduto e combatutto fino alla fine. E di questa lezione gli siamo grati. La terra sia lieve ad entrambi e continuato ad insegnare calcio e vita anche da lassù.