Il 23 Aprile, Giornata Mondiale del Libro, la Chiesa cattolica celebra San Giorgio che uccide il Drago. Non è una coincidenza ma una metafora spirituale dell’eterna lotta tra il bene ed il male, tra la cultura e l’ignoranza, tra la luce della sapienza e l’oscurità dei pregiudizi.
La Giornata Mondiale del Libro è una preziosa occasione per scoprire, ritrovare, coltivare il piacere della lettura. Quanta vita ho trovato tra le pagine dei miei libri! Ne ho letti tanti fino ad oggi, tanti che non li ho neanche più contati. I libri invadono le mie giornate, le stanze di casa mia, i miei luoghi di lavoro.
Le pile sono dappertutto ché gli scaffali non bastano più a contenere i volumi. Tracimano in altissime pile nel corridoio,in bagno, sul comodino della stanza da letto, a bordo della doccia. Non parto mai senza un libro in tasca, prezioso compagno dei ritardi aeroportuali o dei lunghi tragitti in treno quando ho viaggiato lungo la ferrovia dal Sud Italia fino al Portogallo.
Potrei vivere senza televisione, senza computer, senza automobili ma non senza libri. Quando avete un dubbio su cosa regalarmi, non esitate a donarmi un libro. Proprio come fanno nell’amatissima Barcellona.
In Catalogna c’è grande devozione nei riguardi di San Giorgio e per tradizione secolare gli innamorati, il 23 aprile, si donano libri e fiori di certo più preziosi dei pur apprezzabilissimi diamanti. Proprio questa stupenda e dolcissima tradizione culturale ha convinto l’UNESCO a proclamare 23 Aprile Giornata Mondiale del Libro.
E’ un libro che leggo prima di addormentarmi, è un libro che mi porto al mare mentre tramonta il giorno, è un libro che mi ha aiutato ad “attaccar bottone” con la donna che sarebbe diventa mia moglie, è un libro che mi ha aiutato a far scorrere le ore in attesa di una notizia importante.
E’ un libro che mi ha aiutato a preparare e vivere i viaggi più belli della mia vita: a Salvador de Bahia con Jorge Amado, lungo il Rio delle Amazzoni con Gabo, in Spagna con Cervantes, a Parigi con Zola, a Buenos Aires con Osvaldo Soriano, a Londra con Dickens. Spero di continuare a viaggiare nella vita con molti altri libri ancora da sfogliare e condividere.