Anche Gianna Nannini è finita nel mirino del fisco per una presunta evasione milionaria: solo qualche mese fa era arrivata la conferma della sentenza di primo grado che condannava Tiziano Ferro a risarcire le casse pubbliche con oltre 3 milioni di euro, stavolta tocca alla rocker senese affrontare l’infamante accusa di non aver pagato le tasse.
Secondo Gianna Nannini è accusata di evasione fiscale per una cifra vicina ai 4 milioni di euro: l’ordinanza emessa dal Gip della procura di Milano, Luigi Criscione, ha disposto perciò il sequestro preventivo della sua villa di Siena, che comprende anche scuderie, magazzini e un’autorimessa.
La notizia è stata diffisa dal Corriere della Sera, che ha reso noto il procedimento a carico di Gianna Nannini partito da accertamenti della Guardia di Finanza sulla sua condizione fiscale.
Secondo i pubblici ministeri, negli anni tra il 2007 e il 2012, la cantante avrebbe sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro: i guadagni ricavati da dischi e concerti sarebbero infatti transitati da una società di diritto irlandese e una di diritto olandese, paesi in cui la tassazione è più morbida rispetto a quella italiana, prima di arrivare alla sua società milanese, la Gng Musica srl, e alle case discografiche Sony e Universal. Un meccanismo per far sì che le royalties fossero in parte sottratte al fisco.
Gianna Nannini avrebbe realizzato parte dell’evasione (126mila euro) con finte detrazioni fiscali dalle dichiarazioni dei redditi, adducendo costi “inerenti attività canora” che invece risultano alla Guardia di Finanza come arredamento e decorazioni per il bosco di un’abitazione che la cantante possiede a Piacenza.
Con una parte del denaro frutto di evasione fiscale, Gianna Nannini avrebbe acquistato anche una residenza nel quartiere londinese di South Kensington. La cantante ricorrerà a breve contro il sequestro, fa sapere il quotidiano milanese. Anche il collega Tizianno Ferro aveva presentato ricorso, vedendosi però respinta la richiesta con la conferma della condanna a risarcire il fisco dei circa 3 milioni di euro evasi.