J-Ax ha colpito il pubblico di The Voice of Italy 2 per un’inaspettata emotività nel suo approccio alle Blind Audition del talent show: è stata Raffaella Carrà la prima a notare la sua sensibilità durante la prima puntata in onda la scorsa settimana, sottolineando le sue lacrime e l’empatia dimostrata con i concorrenti.
“Ho passato una vita a farmi una reputazione da stronzo e me la rovini così?” ha detto il rapper rivolgendosi alla Carrà che gli faceva un complimento. E a giudicare dal promo della seconda puntata di The Voice of Italy 2, in cui lo si vede ancora una volta con gli occhi lucidi, c’è da scommettere che J-Ax si emozionerà ancora parecchio.
D’altronde lo ha spiegato in un’intervista al settimanale Chi: il suo modo di fare il giudice e coach tiene in conto e rispetta molto gli aspiranti concorrenti che si presentano sul palco di The Voice of Italy 2 in cerca di un’occasione. “Non voglio fare il gioco al massacro con i concorrenti. Sa, quando un giudice dice: ‘Questo è un no grande come una casa!’. Oh, ma chi sono io per fare del male a qualcuno?” ha spiegato J-Ax in merito al suo ruolo nelle Blind Audition.
Il rapper e produttore discografico (ha da poco lanciato un’etichetta indipendente con Fedez, la Newtopia) ha anche ricordato un particolare episodio della prima puntata di The Voice of Italy 2, in cui ha detto ad una ragazza di aver perso più tempo a curare il look che la scelta della canzone da cantare: “Questa ha pianto! Mi sono sentito male. Dietro le quinte le ho detto che mi dispiaceva” ha raccontato J-Ax.
Affidatosi al rap per mettere in musica la sua rabbia, ignorato dai grandi media quando con gli Articolo 31 vendeva centinaia di migliaia di copie, J-Ax si è sempre sentito un outsider e l’unicità è proprio quello che cerca nei concorrenti di The Voice. Oggi, però, con una carriera che l’ha portato ai vertici nel suo genere musicale, lancia un appello ai colleghi per aiutare chi nel nostro Paese soffre la povertà: “Guadagno più di 100 mila euro all’anno, sono favorevole alla patrimoniale e voglio essere tassato e regalare il mio 5 per cento, non lo 0,2 per cento, sul mio totale degli introiti. Cari cantanti, facciamolo tutti. I soldi, però, li versiamo a una società fiduciaria svizzera, che poi li distribuisce ai cittadini. Non passiamo dalle nostre banche“. Il motivo è che la burocrazia italiana finisce per penalizzare anche le iniziative più meritorie, come accaduto con i ritardi nell’erogazione dei fondi raccolti col brano Domani, realizzato per aiutare i terremotati dell’Aquila.
Da rapper a personaggio tv, J-Ax continua a criticare i meccanismi classici dei talent e spera di portare qualche novità con la sua esperienza a The Voice of Italy 2: “Non voglio fare ascolti sulla pelle dei ragazzi” ribadisce, per poi ricordare che per la prima volta il rap è approdato in tv grazie ad Amici di Maria De Filippi. Moreno Donadoni, vincitore dell’ultima edizione del talent, è stato segnalato proprio da J-Ax alla conduttrice: “Dopo anni in cui la tv ha provato a sfornare rapper c’è voluta Maria De Filippi per sdoganare la nostra musica (…) La vera rivoluzione è Maria, che chiama J-Ax e, poi, insieme fanno gol“.